E’ una domenica come tante allo Zen, il quartiere periferico di Palermo, quando all’improvviso si scatena l’inferno. Fabio Chianchiano, spacciatore di fiducia del boss Salvatore Lo Piccolo, è uscito da poco dal carcere dopo essere stato assolto dall’accusa di associazione mafiosa. Da quando è libero la domenica mattina va spesso al bar di via Gino Zappa. Anche domenica scorsa è lì: saluta i presenti, prende il caffè, quando viene avvicinato da un’altra persona, il fratello di Franco Mazzè, un pregiudicato dello Zen. Prima parlottano poi iniziano a volare ceffoni e spinte. Chianchiano ha la peggio, viene spinto fuori dal bar dall’altro avventore. Passa mezz’ora e un uomo incappucciato ammazza Mazzè con tre colpi di pistola. Per il pm Gery Ferrara è Fabio Chianchiano, che viene arrestato poche ore dopo, grazie alle riprese dalla videosorveglianza  di Pietro Giammona e Giuseppe Pipitone

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