Il Parlamento sta chiudendo i battenti e i bagagli sono già pronti. Ivan Scalfarotto, sottosegretario alle Riforme istituzionali e deputato del Partito democratico, ha deciso: metterà a frutto il suo investimento e nella casa inglese ci passerà le vacanze di Pasqua. Paolo Naccarato, senatore di Gal, Grande autonomie e libertà, che in passato le festività le ha trascorse spesso Oltralpe, dice che da tempo non va più come vorrebbe  in uno degli appartamenti acquistati in Costa Azzurra. Tutto il contrario di Carlo Dell’Aringa, senatore, e Michele Nicoletti, deputato, anche loro entrambi del Pd, che le case all’estero affermano di continuare ad usarle tutte le volte che possono.

ITALIANI NEL MONDO Scalfarotto, Naccarato, Dell’Aringa, Nicoletti: sono alcuni dei 31 parlamentari, 18 deputati e 13 senatori, che nelle denunce dei redditi analizzate da ilfattoquotidiano.it, nella sezione dedicata ai beni immobili, dichiarano di possedere case o appartamenti all’estero. Con preferenze molto variegate. C’è chi ha scelto per il proprio investimento una capitale europea e chi ha preferito una località di mare; chi ci va spesso e chi più di rado, chi l’ha acquistata per ragioni di lavoro e chi per trascorrerci solo momenti di relax. Sono in tutto 39 proprietà dislocate in diverse parti del mondo. Dagli Stati Uniti all’America Latina fino all’Australia, passando per Africa ed Europa. E tutte amatissime dai loro illustri proprietari.

FUMO DI LONDRA Spiega per esempio il sottosegretario Scalfarotto: «Sono stato a Londra dal 2002 alla fine del 2005, poi mi sono trasferito a Mosca, ma sempre lavorando per una banca americana che aveva la sua sede europea a Londra. Quando sono rientrato in Italia, ho deciso di comprare casa prorio nella capitale inglese dove avevo vissuto per tanti anni e avevo ancora tanti amici e rapporti». Ed è in questo bilocale di 49 metri quadrati in leasehold per 124 anni a partire dal 2010 che Scalfarotto trascorre tutte le sue «principali vacanze». E’ un modo, spiega, «per rivedere questi amici e tenere vivi i contatti con una città sempre stimolante: per questo ho preferito una casa a Londra anziché al mare». Diversamente dai suoi colleghi Nicoletti e Dell’Aringa, che una casa al mare l’hanno invece fortemente voluta. Il primo ha optato per un’isola della Croazia, Losinj, il secondo per la Corsica. «È un piccolo appartamento in comproprietà con mia moglie in un’isoletta che abbiamo scoperto andando in vacanza con la famiglia, l’abbiamo acquistato alcuni anni fa», racconta Nicoletti. «Abbiamo cominciato ad andare in Corsica con i figli quando erano piccoli e per diversi anni», dice invece  Dell’Aringa, «ci è piaciuta e verso la fine degli anni Ottanta abbiamo deciso di comprare una villetta a Santa Lucia di Portovecchio».

COSTA AZZURRA Hanno preferito, invece, la Costa Azzurra la senatrice di Forza Italia Anna Cinzia Bonfrisco, proprietaria di un immobile a Cannes e, come detto, il senatore Naccarato. Per lui, tre immobili: 42 metri quadrati a Nizza, 33 a Beausoleil e 43 a Cannes. «Premesso che parliamo di tre piccole proprietà, le ho acquistate tra il 2006 e il 2011, perché fin da giovane ho amato la Costa Azzurra», racconta Naccarato, precisando che non sono mai state affittate, ma utilizzate dalla sua famiglia. Anche se «purtroppo ci vado molto poco, per lo più a Natale, Pasqua e qualche fine settimana, mai d’estate perché in agosto vado sempre in Calabria, a Fiumefreddo Bruzio, nella casa paterna».

FRANCE MON AMOUR Proprio la Francia si rivela il paese dove si concentrano il maggior numero di proprietà estere dei parlamentari italiani. Parigi naturalmente in testa. Nella Ville Lumière hanno la residenza la deputata del Pd Michela Marzano e il senatore a vita Renzo Piano. La prima è ordinario di filosofia morale all’Université Paris Descartes e comproprietaria al 50% di quella che è la sua abitazione principale; il secondo, che a Parigi ha uno dei suoi tre studi, possiede due appartamenti, uno di sua completa proprietà, l’altro al 50%. In passato hanno vissuto e lavorato a Parigi anche il senatore del Pd Corradino Mineo, comproprietario al 50% di un appartamento di 50 metri quadrati, e l’esponente di Area Popolare Gaetano Quagliariello, titolare di un immobile in nuda proprietà. Per entrambi l’acquisto di un appartamento nella capitale francese risale proprio a quegli anni. «Io e la mia famiglia abbiamo vissuto dieci anni a Parigi perché per otto ho fatto il corrispondente lì, prima di essere trasferito a New York», racconta Mineo, sottolineando che «per me, per mia moglie e per i miei figli, questa casa rappresenta la vita, dieci anni su venti di matrimonio li abbiamo passati lì, i nostri figli ci sono cresciuti, mia figlia di dodici anni ci è nata, molti nostri amici ci vivono, quindi appena possiamo ci andiamo». E non senza qualche sacrificio. Perché, spiega il senatore antirenziano, «pago un sacco di soldi per questa casa, tasse in Francia e in Italia, con spese di manutenzione molto elevate». Comunque, dice, «finché potrò permettermelo la terrò». È gestita, invece, dalla madre, la casa di Quagliariello, che ha insegnato per tre anni a Sciences Po e ha vissuto a Parigi per molti anni facendo il ricercatore. «I miei genitori, tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta», spiega l’esponente di Ncd, «vendettero una casa di famiglia e investirono una parte di quei soldi nell’acquisto di una casetta di 40 metri quadrati, dove io vivevo in affitto mentre mi trovavo a Parigi, la nuda proprietà è rimasta ai miei genitori e me l’hanno intestata». D’altra parte, aggiunge, in quel periodo «i prezzi erano al minimo e conveniva comprare lì piuttosto che in Italia». Anche l’altro parlamentare democratico Guglielmo Epifani, sindacalista per una vita ed ex segretario generale della Cgil, è proprietario al 50% di una casa a Parigi che, come precisa nella sua dichiarazione patrimoniale, è gravata da mutuo.

MAISON BRUXELLES Capitale francese a parte, tra le città europee più gettonate c’è  sicuramente Bruxelles, sede del Parlamento europeo, scelta dai parlamentare Rosy Bindi (Pd), Mario Mauro (Per l’Italia), Valentino Valentini (Fi) e il senatore a vita Mario Monti, tutti proprietari di case nella città belga, dove hanno trascorso gli anni legati alla loro attività politica in Europa. La Bindi, infatti, è stata eletta europarlamentare nel 1989, il senatore Mauro per la prima volta nel 1999 ed è stato poi rieletto nel 2004 e nel 2009, mentre il senatore a vita Monti è stato commissario europeo. Non ha occupato uno scranno al Parlamento Ue, ma ha trascorso comunque parecchio tempo lì, il deputato forzista Valentini, che dalla metà degli anni Ottanta vi ha lavorato come interprete, prima di diventare assistente di Silvio Berlusconi e successivamente deputato.

DESTINAZIONI UE Titolare di una proprietà a Londra è anche la sottosegretario ai Beni culturali Ilaria Borletti dell’Acqua Buitoni. «È da vent’anni che ho una casa lì, perché ci ho vissuto», spiega. Mentre la deputata democratica Irene Tinagli e il senatore a vita Carlo Rubbia, sono invece residenti rispettivamente a Madrid e a Ginevra. Tinagli è comproprietaria al 50% di un’abitazione nella capitale spagnola, dove è docente universitaria; Rubbia possiede invece il 66% di due proprietà a Ginevra, dove da decenni svolge la sua attività scientifica. Molto originale la posizione della forzista Renata Polverini, ex segretario generale dell’Ugl: anche lei ha scelto uno Stato dell’Ue per acquistare un immobile, ma nella dichiarazione patrimoniale depositata alla Camera preferisce non specificare quale. E vai a sapere perché.

NATALE A MIAMI C’è poi chi vola ben oltre i confini dell’Europa. Il forzista Giuseppe Galati, tra gli otto fabbricati e i tre terreni che mette in dichiarazione, possiede un appartamento a Miami, mentre l’esponente di Area popolare Ferdinando Adornato è comproprietario al 50% di un immobile in Kenia. «Ogni tanto ci vado, lo utilizzo come casa vacanze e lo affitto», dice Adornato: «L’ho acquistato cinque o sei anni fa, dopo essere andato in Kenia con amici, anche perché ho visto che il prezzo era molto conveniente». Ha scelto l’Africa anche la senatrice Ivana Simeoni, eletta nel Movimento 5 Stelle ma transitata nel gruppo Misto, proprietaria di un appartamento di circa 40 metri quadrati a Makadi in Egitto. Nella dichiarazione patrimoniale compilata nel 2013, sottolineava che era stato acquistato in pianta ed era in attesa di consegna. E nelle annotazioni finali teneva a precisare che l’aveva potuto fare grazie ai sacrifici di una vita: «L’abitazione presso Makadi (Egitto) è stata pagata meno di 10.000 euro grazie ai risparmi accumulati in quasi 40 anni di lavoro come infermiera».

ESTERO SU ESTERO Discorso diverso, infine, per gli eletti nelle circoscrizioni Estero. Per loro, 18 in tutto, non c’è da sorprendersi se in più della metà risultano avere una casa nel luogo di residenza. Gli eletti nella circoscrizione America meridionale si dividono per esempio tra Brasile e Argentina. Sia il senatore del gruppo Per le autonomie-Psi-Maie Fausto Guilehrme Longo, che il deputato democratico Fabio Porta risiedono a San Paolo, dove possiedono rispettivamente un appartamento e tre immobili. Sempre in Brasile, ma a Matinhos, si trovano l’appartamento e il garage di un terzo dei quali è entrata in possesso in seguito ad una donazione la deputata  Renata Bueno. I parlamentari argentini Antonio Ricardo Merlo e Claudio Zin, invece, hanno un’abitazione nella capitale Buenos Aires. Per quanto riguarda la circoscrizione Europa, troviamo a Neulingen in Germania la casa del deputato di Per l’Itali-Centro democratico Mario Caruso; a Zagabria in Croazia l’abitazione di cui è comproprietario il senatore di Area popolare Aldo Di Biagio e a Cortaillod, nel cantone Neuchâtel in Svizzera, quella del senatore democratico Claudio Micheloni. Doppia proprietà, invece, per il deputato di Forza Italia Guglielmo Picchi. Oltre a una casa a Londra, dove risiede, dichiara anche una proprietà a Berlino. Unico deputato eletto nella circoscrizione Africa, Asia, Oceania e Antartide è il democratico Marco Fedi,  comproprietario di un’abitazione a Moonee Valley in Australia.

Articolo Precedente

Fondazioni: Matteo e la ditta

next
Articolo Successivo

Impreparati, mestieranti, incompetenti: ecco l’identikit dei deputati italiani

next