“Giunge notizia che vi sarebbe un procedimento aperto dalla Procura di Roma in riferimento a fatti accaduti quando si è votata la riforma costituzionale (e che portarono a sanzioni nei confronti di alcuni senatori M5s, ndr). Immagino che si ravvisi l’attentato agli organi costituzionali. Chiedo al presidente di accertare quanto sta accadendo e se c’è un atteggiamento invasivo rispetto all’autonomia del Senato”. Questa la richiesta fatta dal presidente della commissione Giustizia del Senato, Francesco Nitto Palma (Fi), questa mattina al Senato, durante la discussione del ddl anticorruzione, che ha spinto il presidente Pietro Grasso a riunire una capigruppo. E al suo termine è stato annunciato che nove senatori aderenti a tutti i gruppi presenti a Palazzo Madama hanno denunciato il M5S per le proteste messe in atto dai suoi senatori. “Ci sono senatori del Pd, della Lega, di Forza Italia e delle Autonomie”, spiega in sala stampa al Senato il capogruppo M5S, Andrea Cioffi, e fa nomi e cognomi: Enrico Buemi (Psi), Gabriele Albertini (Ap), Stefano Candiani (Lega), Franco Conte (Ap), Fausto Longo (Autonomie), Stefania Pezzopane (Pd), Carlo Giovanardi (Ap), Lucio Barani (Fi) e Nadia Ginetti (Pd). “Alcuni senatori sono già stati ascoltati – spiega Cioffi – come Lucio Malan (FI). È un attacco politico, non incomprensibile anzi comprensibilissimo – conclude – ma inaccettabile”. “Mi auguro – aggiunge il senatore M5S Alberto Airola – che la polizia venga ad arrestare tutti. Anzi voglio che ci arrestino in Aula: in Italia se fai opposizione ti arrestano” di Manolo Lanaro
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