La cifra è scritta nero su bianco in un documento disponibile sul sito dell’amministrazione comunale: 10mila euro stanziati dalla Cpl Concordia per la campagna elettorale dell’attuale sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli. Il contributo più consistente, insieme a quello ricevuto dal colosso delle carni Inalca. Non solo quindi Cécile Kyenge, il senatore Ugo Sposetti, la lista civica Zingaretti o il comitato per Ambrosoli hanno ricevuto finanziamenti dalla coop rossa. Così lo scandalo degli appalti a Ischia, che ha portato in carcere con l’accusa di corruzione il primo cittadino dell’isola, Giosi Ferrandino, e l’ex presidente della Cpl, Roberto Casari (già indagato per concorso esterno in associazione camorristica), arriva fino alle stanze del comune emiliano. A dare il via alla polemica il Movimento 5 stelle locale, che in una nota ricorda come la coop rossa coinvolta nell’inchiesta abbia contribuito a finanziare la campagna per le amministrative del 2014, quelle che consegnarono a Muzzarelli, ex assessore regionale Pd ed ex braccio destro del presidente della Regione Vasco Errani, la fascia tricolore della città della Ghirlandina.

“Non deve sfuggire che la ditta coinvolta in questo nuovo scandalo, la Cpl Concordia, ha finanziato anche la campagna elettorale del Sindaco Muzzarelli, per la cifra di 10.000 euro, come si evince dalla documentazione pubblicata sull’area trasparenza del sito del Comune”. Per questo, scrivono i 5 stelle, “i tempi sono maturi per affrontare un ordine del giorno, sospeso da oltre due mesi” in cui si chiede “l’adesione immediata del comune alla carta di Avviso pubblico, con tutte le conseguenze procedurali e regolamentari del caso”. Ma non basta. Il capogruppo dei 5 stelle, Marco Bortolotti, invita il sindaco a restituire i soldi ricevuti dalla cooperativa finita nella bufera: “Sarebbe un bel gesto”.

Ma il gigante modenese dell’energia non è l’unica cooperativa emiliana che compare nell’elenco dei finanziatori di Muzzarelli. Tra i donatori ci sono anche i nomi di coop edili, agricole, assicurative, di muratori di braccianti. Una rete cooperativa interamente compresa nella provincia di Modena. Basta scorrere il rendiconto pubblicato online sul sito del Comune, così come prevede la legge: la campagna elettorale del candidato sindaco del Pd è costata 75mila e 655 euro, tra primo turno e ballottaggio. I contributi esterni ammontano a 75mila e 738 euro. I più generosi sono la Cpl Concordia e la Inalca di Castelvetro, il società della macellazione del gruppo Cremonini: entrambi aiutano il futuro sindaco di Modena con 10 mila euro. Più sotto s’incontra la Cmb, Cooperativa muratori e braccianti di Carpi, che sborsa per manifesti, comizi e attività pre voto 7500 euro. La seguono il Consorzio stabile modenese, l’Unibon, società modenese di salumifici, l’Assicoop, la cooperativa di servizi Finpro, e il Consorzio stabile modenese, le quali versano 5000 euro ciascuno. Si fermano sulla soglia dei 3000 euro la A&C costruzioni, la Coop muratori di Soliera e la Stradedil. A quota 200 ci sono invece la cooperativa agricola Albalat e la Magni Telescopic Handlers, mentre 1000 euro arrivano dalla Edilterrazzieri, 500 euro dalla Scianti, società modenese attiva nel campo delle costruzioni, e 250 euro dalla Cooperativa muratori di San Felice sul Panaro.

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