La fiducia delle imprese a marzo ha toccato il livello più alto da luglio 2008, salendo a 103 dal 97,5 di febbraio. Lo ha comunicato l’Istat nelle prime elaborazioni diffuse prendendo come riferimento (fiducia a 100) il 2010. La crescita riguarda tutti i settori, ma il record spetta alla manifattura che passa a 103,7 da 100,5 segnando un record da giugno 2011. Nelle costruzioni, che a febbraio registravano ancora un calo, l’indice aumenta a 116 da 108,5 e il progresso riguarda i giudizi su ordini e piani di costruzione sia, “seppur lievemente”, le attese sull’occupazione. Per i servizi di mercato la fiducia cresce a 108,1 da 100,4 e per il commercio al dettaglio a 103,0 da 101,0.

Aumenta anche la fiducia dei consumatori, da 107,7 di febbraio a 110,9. Si tratta del livello più alto da quasi 13 anni (maggio 2002). Migliorano i giudizi sulla situazione economica del Paese e le aspettative sulla disoccupazione, con una crescita in particolare della quota di coloro che si attendono una diminuzione lieve di quest’ultima: soo saliti al 36,6% dal 32,6%. Sono in “lieve aumento” anche le attese future sull’economia. La componente economica e quella riferita al quadro personale aumentano rispettivamente a 144,8 da 138,1 e a 99,7 da 98,0. Quanto alla disaggregazione tra clima di fiducia corrente e futuro, il primo passa a 102,2 da 98,5 e il secondo a 123,9 da 121,8.

Anche allargando lo sguardo all’intera Eurozona si nota un miglioramento dell’indice: la fiducia economica nell’eurozona a marzo è salita a 103,9 punti dai 102,3 punti della precedente rilevazione. Le attese erano per un dato a 103 punti. Stabile la fiducia al consumo che a marzo si è attestata a -3,7 punti, in linea con le stime.

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