La riunione dei Capigruppo a Palazzo Madama ha deciso: il voto finale sull’anti-corruzione ci sarà il prossimo mercoledì. Ma sia Renato Schifani, capogruppo di ‘Area Popolare’ che riunisce Ucd ed Ncd, sia Luigi Zanda garantiscono che non si tratta dell’ennesimo rinvio. “Questa è la Democrazia, questa è la Costituzione – afferma il senatore Schifani – oggi è una giornata importante”. “Se noi non avessi preteso, la scorsa settimana come ricorderete, che l’anti-corruzione arrivasse in Aula, adesso saremmo ancora ad incominciare i lavori in Aula” dichiara il presidente dei senatori dem, Luigi Zanda. Meno convinto della bontà della decisione il capogruppo M5S Andrea Cioffi: “Merito del Pd? Sono falsi. Il loro merito è far finta di fare le cose. Il merito del Pd è di far aspettare 748 giorni per il primo passaggio dell’Anticorruzione. Poi andrà alla Camera, vedremo. Noi avevamo chiesto di lavorare sabato e domenica – continua -, l’approvazione la ‘Domenica delle Palme‘ ci sembrava una cosa giusta. Addirittura il capogruppo di Forza Italia – continua Cioffi – ha chiesto di non votare nella stessa giornata l’anti-corruzione e la decisione sul senatore Matteoli (voto sulla richiesta di autorizzazione a procedere nell’inchiesta Mose) perché non estetico, ha detto così: esteticamente sgradevole, la sgradevolezza è un’altra cosa sono sgradevoli loro”  di Manolo Lanaro

 

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