“Siamo già scesi in campo a livello politico, questo è l’inizio di un percorso: non ve ne siete accorti?”. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, guida la rivolta dei sindaci siciliani davanti Palazzo d’Orleans, sede della presidenza regionale. E per la prima volta, il presidente di Anci Sicilia (l’associazione dei Comuni dell’Isola), parla ufficialmente di un partito dei sindaci, pronto a scendere direttamente in campo per la partita delle elezioni regionali. “Non siamo più in presenza di una crisi politica, ma siamo in presenza di una crisi istituzionale. Un’assenza assoluta che costringe noi sindaci a dover affrontare con la nostra faccia emergenze provocate da colpe della Regione”, spiega il primo cittadino palermitano. Un’idea, quella di un movimento che unisca tutti i sindaci siciliani che piace anche a Orlando Russo, sindaco del Comune di Castelmola, in provincia di Messina. “Io – dice – sono pronto, purché non sia un partito né di sinistra e nemmeno di destra”. “Se continua il silenzio sulle riforme che chiediamo alla Regione è ovvio che siamo pronti ad impegnarci direttamente”, aggiunge Paolo Amenta, primo cittadino di Canicattini Bagni (Siracusa)  di Pietro Giammona e Giuseppe Pipitone

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