“La direzione dei lavori di queste grandi opere veniva quasi sempre affidata all’ingegner Perotti in virtù di un accordo di natura illecita che poi lo vedeva affidare consulenze retribuite allo stesso Incalza”. Così Giuseppe Creazzo, procuratore capo di Firenze, illustra l’ipotesi investigativa portante dell’inchiesta “Sistema, che ha fatto scattare oggi l’arresto di Ercole Incalza, storico dirigente dei Lavori Pubblici, e di Stefano Perotti, presidente di Centostazioni spa. Tra i reati contestati c’è la corruzione e l’induzione indebita, in totale sono 51 gli indagati e quattro gli arresti. “25 miliardi di euro è l’importo totale degli appalti” spiega Mario Parente, comandante del Ros che ha lavorato in stretta collaborazione con la Procura. “C’è anche una delle opere di Expo in cui era direttamente interessato nella costruzione il Perotti: il cosiddetto Palazzo Italia – racconta Creazzo, che poi conclude – è un sistema che andava avanti da almeno un decennio, ma non ci sono politici tra gli indagati” di Max Brod

Articolo Precedente

Sesso con gli alunni, professore di Saluzzo condannato a 11 anni e 4 mesi

next
Articolo Successivo

Maurizio Lupi, il gip: “Lavori e rolex al figlio, abito sartoriale al ministro”

next