Madrid è la capitale del calcio mondiale. L’Atletico batte il Chelsea 3-1 e trasforma la finale di Champions League in un derby storico con il Real. La squadra di Diego Simeone raggiunge così lo zenit di una crescita iniziata con l’arrivo del Cholo in panchina. Dopo l’Europa League e la Supercoppa Europea, l’ex centrocampista di Pisa, Inter e Lazio porta i Colchoneros a giocarsi la competizione regina. Lo fa con una prestazione al limite della perfezione, superando anche il rischio di finire ko mentalmente dopo il vantaggio del Chelsea. Mourinho si ferma per la quarta volta consecutiva a un passo dalla finale e chissà quanto ripenserà alla gara dell’andata, nella quale ha voluto giocare per non subire gol rinunciando completamente ad attaccare.

A Stamford Bridge è stato costretto a impostare diversamente la partita, ritrovandosi per le mani un’abbuffata di emozioni e reti cresciuta con il passare dei minuti. In favore del solido Atletico, però. Che il ritorno sarebbe stato diverso dal faccia a faccia di una settimana fa lo si capisce già al 4’ quando Koke regala il primo brivido colpendo traversa e palo con un tiro-cross velenoso. Gli spazi sono pochi ma entrambe provano, a modo loro, a creare. Il Chelsea controlla il ritmo e tenta di scardinare l’ordine difensivo imposto da Simeone, che attende prima di scatenarsi in attacco dove la pericolosità delle folate biancorosse trova in due occasioni un buon alleato nel balbettante Cahill. I Blues si affacciano dalle parti di Courtois partendo sempre dalla destra, dove Ivanovic e Azpilicueta pungono. E proprio da quel lato concretizzano al 35esimo.

Willian sfugge a un raddoppio, Azpilicueta si avventa sul pallone e serve Torres. Botta del Nino, grande ex di turno, e deviazione decisiva di Miranda. La reazione dell’Atletico è composta ma incisiva e si materializza a un minuto dall’intervallo con un cross lungo di Tiago rimesso al centro da Juanfran: Cahill dimentica Adrian Lopez e l’attaccante insacca a pochi metri dalla porta. Uno a uno e Chelsea costretto a sbilanciarsi. Per l’Atletico è manna dal cielo. La manovra degli spagnoli cresce grazie agli spazi più ampi. Ci provano Arda Turan e Tiago costringendo Mourinho a correre ai ripari. Il portoghese inserisce Eto’o al posto di Cole per aumentare il peso offensivo alla ricerca del gol qualificazione ma l’ex Inter fa la frittata al 60’. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo colpisce Diego Costa sulla gamba: rigore netto e l’attaccante trasforma.

Il Chelsea non fa in tempo a reagire con un palo colpito da David Luiz che l’Atletico trova il gol della tranquillità. Ed è la fotocopia del primo: apertura di Tiago, cross di Juanfran e questa volta è Arda Turan a bucare Schwarzer. E’ il 72esimo, e anche la Madrid biancorossa può accendere il pc e prenotare il volo per Lisbona (finale allo stadio Da Luz il 24 maggio). El Cholo continua così la sua ascesa in panchina. Gran motivatore, spinge i suoi con la ‘garra’ tutta argentina che lo caratterizzava anche in campo. Gioco fisico, squadra che non molla un centimetro: Simeone ha plasmato l’Atletico a sua immagine e somiglianza. E a giudicare dai risultati il lavoro gli è venuto bene. A Londra ha compiuto l’ultimo capolavoro, triturando il Chelsea e sconfessando la tattica attendista di Mourinho. Da qui al 24 maggio può chiudere la stagione in maniera trionfale con la doppietta Liga-Champions League. La prima manca all’Atletico dal ’96; la coppa non è mai stata alzata dai Colchoneros, che vanno a giocarsela dopo 40 anni contro l’altra metà della città. Il lato nobile e vincente di Madrid, l’establishment del calcio mondiale, contro la squadra fondata da un manipolo di studenti baschi. E’ più di una finale. Il 24 maggio si scrive un pezzo di storia del calcio spagnolo e non solo.

CHELSEA (4-2-3-1): Schwarzer; Ivanovic, Cahill, Terry, Cole (54’ Eto’o); Ramires, Luiz; Willian (77’ Schurrle), Hazard, Azpilicueta; Torres (67’ Ba). Allenatore Mourinho

ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Arda Turan (’82 Rodriguez), Mario Suarez, Tiago, Koke; Adrian Lopez (66’ Raul Garcia), Diego Costa (79’ Sosa). Allenatore Simeone

Reti: 36’ Torres, 44’ Adrian Lopez, 61’ Diego Costa, 72’ Arda Turan

Ammoniti: 39’ Cahill, 60’ Diego Costa

Twitter: @AndreaTundo1

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