“Si può arrivare anche all’assoluzione se i giudici, oltre a una conoscenza dei codici, non hanno una conoscenza del fenomeno o se lo spezzettano in varie fasi senza fare un ragionamento logico”. Ilda Boccassini, procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Milano, non parla del processo Ruby, ma – durante l’incontro a Milano per la proiezione del film “Anime nere” del regista Francesco Munz – riferendosi alle tante indagini antimafia che ha seguito e sta seguendo, non risparmia critiche alla magistratura. Parole che, infatti, assumono un significato rilevante perché arrivano il giorno dopo la sentenza di assoluzione definitiva per Silvio Berlusconi sul caso Ruby. Indagini che furono coordinate proprio dal magistrato Boccassini. “Bisogna raccogliere le prove da parte di noi pubblici ministeri – continua Boccassini, ma c’è bisogno poi di una visione d’insieme senza fare degli spezzatini e, soprattutto, va studiato il fenomeno e capito, altrimenti è difficile”  di Fabio Abati

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