Presto non ci si potrà più affezionare più di tanto alle “bionde”, almeno non ai loro marchi. Il Regno Unito come l’Australia: dal 2016 le sigarette saranno vendute in pacchetti neutri, senza scritte e senza loghi, con una riforma varata oggi e che tenterà di ridurre il numero dei fumatori nel Paese. Con 367 voti a favore e 113 contrari, soprattutto nel partito conservatore, che si è spaccato, il parlamento di Westminster ha così varato una riforma che avvicina la Gran Bretagna all’esperienza del grande Paese dall’altro lato del mondo, dove negli ultimi due anni e mezzo, grazie all’iniziativa, si è registrato un calo di qualche punto percentuale nel numero degli amanti delle “bionde”. Secondo gli esperti, vendere pacchetti neutri farà snellire del 2% circa la platea dei britannici che più di una volta al giorno si mettono una sigaretta in bocca. Sono 10 milioni al momento, il 22% degli uomini e il 19% delle donne, mentre trent’anni fa il numero e le percentuali erano pari quasi al doppio.

Nel concreto, dal 2016, sarà compito del tabaccaio o dell’addetto alla cassa de supermercato sapere che cosa starà vendendo. Questo non vuol dire che le sigarette non saranno più definite e classificate dai fumatori in base ai loro marchi, ma nei punti vendita non ci sarà più alcun riferimento ai loghi. Le associazioni per la difesa della salute si sono dimostrate subito “deliziate” dalla notizia, come ha fatto sapere un comunicato congiunto di alcuni gruppi, mentre il partito conservatore si è appunto spaccato, in quanto molti deputati ritenevano la mossa pericolosa per l’economia britannica e, secondo qualcuno, anche per la “credibilità” del Paese. Il Regno Unito è così il secondo Paese europeo a varare questa riforma e il terzo al mondo. Dopo l’Australia nel 2012, all’inizio di marzo era stata la volta della Repubblica d’Irlanda, anche se la legge di Dublino diventerà effettiva non prima dell’anno prossimo.

La riforma di mercoledì 11 marzo, nel Regno Unito, è la conclusione di un dibattito iniziato nel 2011, quando il governo per la prima volta annunciò la possibilità di un cambiamento, nonostante le pressioni immediate delle lobby del tabacco. Per arrivare alla legge si è passati attraverso il lavoro di molti consulenti, come il pediatra Cyril Chantler, che l’anno scorso era arrivato a sostenere come introdurre pacchetti neutri avrebbe portato a una piccola diminuzione del numero dei fumatori, ma comunque “molto importante” per le casse della sanità pubblica. I giovani, in particolare, erano nel mirino dei promotori della legge. Si calcola che ogni giorno circa 600 adolescenti fra 11 e 15 anni di età comincino a fumare, più di 200mila all’anno. Anche se la riforma dovesse portare a un semplice 2% in meno di nuovi fumatori, si tratterebbe comunque di 4mila persone salvate ogni anno dalla schiavitù del tabacco. Ancora non esiste un’immagine dei pacchetti, ma si pensa a un colore molto scuro, in quanto associato più comunemente alla pericolosità del prodotto.

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