Madonna thinking of comedy switch“Ogni mattina riunisco i bambini prima che vadano a scuola e prego insieme a loro. Poi torno a dormire”. È stato uno dei passaggi finali della partecipazione di Madonna a Che tempo che fa. L’intervista è andata in onda ieri sera a partire dalle 21, ma è stata realizzata una settimana fa. La cantante, in promozione per “Rebel Heart” (da oggi in vendita), mancava da 15 anni dalle tivù italiane: nel 2000 era stata ospite di Raffaella Carrà. Il più teso era Fabio Fazio, che – dopo il baciamano – ha provato ad alleggerire il clima giocando al provolone (“Sento caldo, mi tolgo la cravatta”), offrendo alla cantante un Sassicaia 2011 e ripetendo con aria piaciona: “Ti pare che sbaglio il vino proprio con te?”. Probabilmente Fazio temeva una delle molte provocazioni di Madonna e ha accentuato la sua fascinazione per la cantante, che – forse per adattarsi al contesto – si è perlopiù trattenuta. 

Poco dopo è volata in Francia, dove   – forse per fare media – ha simulato una masturbazione a Canal Plus. A RaiTre, Madonna ha cantato due nuovi brani (Devil Pray e Ghosttown), ha indossato un abito nero con strascico, ha alloggiato nella suite di Palazzo Parigi a Brera. Nei camerini ha chiesto Red Bull, Coca Cola, acqua e un bollitore con tè e limone.  Il suo staff – 58 persone al seguito – ha coperto la moquette e i muri per rendere il colore della stanza omogeneo: un’accortezza che Madonna esige per scegliere nella maniera migliore i toni del trucco, come l’umidificatore acceso per i 20 minuti di esercizi vocali. Giornali e siti hanno raccontato nei dettagli ogni minuto passato dall’artista tra il 28 febbraio e il 1° marzo a Milano: il volo privato su Linate, gli esercizi in palestra, i macaron ricevuti in regalo.

Tutto molto bello: sì, ma a Fabio Fazio cosa ha detto in 40 minuti? Non molto, all’inizio. Sul nuovo disco: “La prima cosa che volevo fare era sedermi e scrivere canzoni che avrei potuto suonare con la chitarra e cantare da sola”. Sulla droga: “Non bisogna farsi prendere in giro: l’idea che le droghe possano farci sentire bene è un’illusione. Se diventiamo schiavi della droga, ci faremo solo del male”. Su se stessa: “In me ci sono due lati, quello ribelle e quello romantico che crede nell’amore vero”.  

Negli studi milanesi di Via Mecenate, Madonna – seduta sul bracciolo – aveva inizialmente mandato la sua versione ecumenica: “Se la civiltà dovesse crollare, e a questo punto è tutto possibile con le armi di distruzione che abbiamo, il mio desiderio sarebbe di restare nel mondo con un’altra persona e con questa ricominciare un nuovo mondo”. Incalzata da domande ficcanti, tipo “Il disco è piaciuto ai tuoi figli?”, “Cos’è per te la libertà?” o “Qual è la tua giornata tipo?”, alla fine – tra l’annoiato e l’infastidito – qualche stoccata Madonna l’ha concessa. Rivolta sempre al conduttore, come Bono Vox lo scorso ottobre (“Bisognerebbe chiamarti Mister Valium”). Prima si è lamentata per essere stata interrotta (“Scusa, sto ancora parlando”), poi – senza mai sorridere – ha chiesto a Fazio quello che molti si chiedono da anni (“Qual è la domanda?”). Fazio ci è rimasto male, ha ammesso di non fare domande ma “conversazione” e ha cambiato argomento (Frida Kahlo). Pure le mimose, donate a fine intervista, non sono state granché apprezzate. Madonna ha proposto anche un brindisi, a prima vista innocuo ma in realtà irridente: “A tutti noi, affinché possiamo trovare il nostro cuore ribelle”. E qui, finalmente, è tornata la Madonna provocatrice: brindare al “cuore ribelle” di Fazio, in effetti, è quasi come augurare “buon Giorno del Ringraziamento” a un tacchino.

Il Fatto Quotidiano, 9 marzo 2015

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