Il giovane arbitro Luca Colosimo è morto la sera dell’8 marzo durante il trasporto all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, in seguito ad un incidente d’auto dopo aver diretto Spal-Prato a Ferrara, la sua dodicesima gara di LegaPro. Tornando a casa, a Torino, il trentenne direttore di gara ha perso il controllo della sua auto tra gli svincoli di Borgaro e Venaria ed è stato sbalzato fuori dal mezzo dopo un violento impatto con il guardrail. Le cause sono in corso di accertamento. L’associazione italiana arbitri ha subito espresso il suo “profondo cordoglio.”  Nella nota dell’Aia si legge “Il presidente dell’Aia Marcello Nicchi, assieme al vice presidente ed ai componenti del Comitato nazionale, anche a nome dei 35.000 arbitri italiani esprimono profondo cordoglio e vicinanza ai familiari di Luca, ai colleghi della sezione di Torino ed a tutta la ‘squadrà della Can Pro.”

In memoria di Colosimo, da oggi e per tutto il week end sarà osservato un minuto di silenzio sui campi di calcio dei campionati di Serie A, Serie B, Lega Pro e per le gare dei campionati dilettanti del CR Piemonte e Valle d’Aosta. Anche il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, nel corso della premiazione della Panchina d’Oro e d’Argento in corso oggi a Coverciano, ha espresso le condoglianze del mondo del calcio alla famiglia del giovane arbitro ed al Presidente dell’Aia Marcello Nicchi, presente all’evento: “Il mondo del calcio si stringe ai familiari in un momento così drammatico. Faremo il possibile per essere loro vicini ed aiutarli ad affrontare questa tragedia”.

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