“Da quando ero piccolo si parlava di Messina Denaro come di un criminale di grandissimo spessore”. Sono le parole di Giuseppe Cimarosa, che spiega: “Mio padre, accusato di aver favorito la latitanza di Messina Denaro, è stato arrestato due volte. Ma lui non mi ha mai ammonito quando inveivo contro la mafia, anzi era contento che io combattessi per le mie idee. Il conforto di mio padre è che sapeva non sarei cascato mai nei meccanismi della mafia”. E aggiunge: “Mi sentivo colpevole solo perché parente di Matteo Messina Denaro. Il mio cavallo Lorenzo è morto per una colica in maniera sospetta. Ma non ho mai voluto che venisse effettuata l’autopsia”

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