Attualità

Candy Candy compie 40 anni: come sarebbe oggi l’eroina romantica di Igarashi?

Ad aprile l'orfanella con le lentiggini taglia il traguardo degli "anta". Nata da un'idea di Yumiko Igarashi, Candice White e il suo amato Terence hanno fatto sognare milioni di teenager. La sua è la storia moderna, di una donna emancipata. Ma quale sarebbe il suo aspetto da quarantenne?

di Sarah Scorpati
Candy Candy compie 40 anni: come sarebbe oggi l’eroina romantica di Igarashi?

E’ stata per generazioni l’eroina romantica più amata, simbolo di una donna dolce ma moderna ed emancipata, che vive e viaggia sola, districandosi dalle numerose vicende che la coinvolgono senza necessitare dell’aiuto di un uomo. Ad aprile Candy Candy festeggerà i suoi primi 40 anni.

Per essere precisi sarà il manga, la serie a fumetti che ha dato il nome al suo cartone animato, a tagliare il traguardo degli anta. Capelli biondi, occhi verdi, delicata ma allo stesso tempo forte, Candice White, l’orfanella dalla vita un po’ complicata, ha tenuto incollati ai teleschermi milioni di teenager dagli anni 70 al 1997, quando è stato trasmesso l’ultimo episodio.

Nel 1975, in Giappone, cominciava la pubblicazione del manga di Yumiko Igarashi e negli anni 80, in Italia, il successo investiva il cartone animato, trasmesso dalle tv private e  preceduto da una sigla cantata dai Rocking Horse. Il brano vendette più di 500 mila copie.

Quella di Candy è soprattutto una storia che parla d’amore. Il destino di Candice, infatti, s’incrocia prima con quello di Anthony, il ragazzo morto per un incidente a cavallo, poi con quello di Neal che s’invaghisce di lei fino a costringerla, senza successo, a sposarlo. Più duratura è l’intensa amicizia con il finto vagabondo Albert, che poi si scoprirà essere suo zio. Il cuore di Candy Candy, però, è di Terence Granchester, conosciuto a Londra, un aristocratico angloamericano, spavaldo e anticonformista ma davvero innamorato della ragazza. La loro sarà una storia sofferta, osteggiata, segnata da un lungo addio a causa di un’altra ragazza, Susanna Marlowe.

Un cartone animato e un fumetto, certo, ma anche un romanzo moderno, una storia adulta e complessa. Bisogna considerare, infatti, che non solo la trama nasce negli anni 70, ma soprattutto che il suo contenuto sembra pensato non solo per un pubblico di bambini, date le numerose tematiche che si sviluppano al suo interno. Quella dell’abbandono, della sfida alle convenzioni sociali, ma anche quella del sacrificio, quando Candy decide di rinunciare al suo amore per il bene di Susanne. Più forti ancora sono i riferimenti all’idea del suicidio, pensato dalla collega di Terence e, addirittura, alla morte del povero Anthony. Sarà il lieto fine a suggellare la storia, ma certamente un finale felice che è costato alla protagonista una buona dose di dolore, dolore che i racconti per i giovani spesso non considerano.

Dunque, non si tratta solo del compleanno di un semplice personaggio animato, ma di un’icona cult di molte generazioni. La domanda, però, oggi sorge spontanea. Simbolo della bellezza semplice e pulita, della spontaneità e della solarità, come si presenterebbe 40 anni dopo, “signorina tutte-lentiggini”?

 

 

Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione