Dialogo a oltranza con il Partito democratico per la riforma della Rai. La proposta arriva dal Movimento 5 Stelle che a Montecitorio ha presentato il suo disegno di legge. Il fulcro del testo si concentra sulla modifica della procedura di nomina del consiglio di amministrazione, scegliendo i membri in base a requisiti di indipendenza, onorabilità e competenza. I consiglieri, secondo quanto illustrato dai deputati Roberto Fico e Alberto Airola, saranno scelti con sorteggio da parte dell’Agcom, dopo la pubblicazione di un avviso pubblico. Tale meccanismo sarebbe bilanciato dalla verifica antecedente di precisi requisiti dei candidati e dall’intervento delle Commissioni parlamentari, che può esprimere un parere sfavorevole a maggioranza dei due terzi determinando così l’estrazione di un nuovo nominativo.

“Dialogo al 100 per cento”, ha detto Fico, “anche con il Pd. Dialoghiamo fino a ultimo giorno disponibile, dialogo a oltranza. Ma l’obiettivo deve essere chiaro: via i partiti e il governo dal servizio pubblico, stop alla lottizzazione. Mi appello al principale partito di maggioranza, che ha fatto una dichiarazione di apertura nei nostri confronti. Se l’obiettivo è questo, senza trucco, allora il M5S c’è, ed entro maggio diamo un segnale al paese. Se cambia la Rai, può cambiare l’Italia davvero”. Una proposta che può essere un “ottimo punto di caduta, può essere un riferimento per aprire il dialogo” sulla riforma del servizio pubblico. Alle altre forze politiche, Pd in testa, “chiediamo di non dirci no, ma aprire un dialogo schietto, trasparenza, reale”.

La pdl targata 5 Stelle prevede la modifica della procedura di nomina del cda, che passa da 9 a 5 membri, con una scelta dei consiglieri basata sull’indipendenza, l’onorabilità e la competenza. Rivisita il quadro di funzionamento e l’organizzazione interna all’azienda, oltre a prevedere il controllo diffuso della qualità della programmazione. Stop, inoltre, alla commissione di Vigilanza guidata dallo stesso Fico, “perché noi non teniamo alle poltrone”. Se dialogo franco sarà, “è chiaro che la nostra proposta è modificabile. Ma gli obiettivi devono essere questi, chiari e comuni, poi le soluzioni si trovano”.

“Il Movimento 5 stelle”, si legge sul blog di Beppe Grillo, “vuole liberare la Rai dai partiti. Non a parole ma coi fatti. Abbiamo depositato in Parlamento una proposta di legge per cambiare i meccanismi di nomina del consiglio di amministrazione, per renderlo finalmente indipendente dal potere politico e governativo. Finora il cda è stato appannaggio dei partiti che hanno lottizzato la principale azienda culturale del Paese, scegliendosi i propri rappresentanti, in barba al merito e all’interesse dei cittadini, i veri proprietari della Rai. È ora di cambiare, chiudiamo un’epoca”.

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