Il Vernacoliere compie 35 anni e per festeggiare invita tutti, livornesi e non, a ridere ancora con una due giorni organizzata ad hoc a Livorno: incontri, spettacoli e una mostra che racchiude tutte le locandine pubblicate fino ad oggi. “Sembra quasi incredibile che sia sortito tutto da questo cervellaccio”, racconta Mario Cardinali, direttore del foglio satirico, che recentemente, ha scelto di pubblicare una locandina (con l’ironia e le tinte forti che lo contraddistinguono) che fa riferimento all’attentato di Parigi nella redazione di Charlie Hebdo: “Quelli hanno fatto fuori la gente, è quello che faceva l’Inquisizione, non che ci fosse la satira a quei tempi, ma mettevano la gente al rogo, scorticavano, questi stanno vivendo il loro Medioevo e lo stanno facendo scontare a noi”. Mentre per quanto riguarda le querele alle vignette satiriche, Cardinali afferma: “La querela ci sta quando si offende profondamente la vita privata di una persona, ad esempio se uno è becco. Anche se alla fine le corna non fanno più scandalo. Sono diventate come l’inflazione, come Renzi, sono dappertutto”  di Emilia Trevisani

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