Avrà la forma di un sistema di stelle binarie, sarà digitale e alimentato ad energie rinnovabili e, oltre ad svolgere un ruolo educativo, produrrà materiale scientifico e sarà visitabile gratuitamente: è il primo planetario europeo 2.0. Si chiama ESO Supernova Planetarium e i cui lavori di costruzione sono iniziati vicino Monaco di Baviera, quartier generale dell’Eso (European Southern Observatory).

Il nuovo centro, che dovrebbe essere terminato e aperto al pubblico nel 2017, sarà il più grande planetario digitale inclinato di Austria, Germania e Svizzera. È il frutto della collaborazione dell’Heidelberg Institute for Theoretical Studies e l’Eso, ed è interamente finanziato dalla fondazione Klaus Tschira Stiftung.

L’edificio, oltre ad avere un planetario con una cupola piena di 14 metri di diametro e un’inclinazione di 23°, e più di duemila metri di quadrati dedicati a mostre permanenti e temporanee, ospiterà conferenze, workshop e lezioni anche per insegnanti e scuole. Tutti i contenuti saranno in inglese e tedesco. “Ci sono diversi elementi che rendono questo planetario unico – spiega Fabian Reckmann, responsabile Eso della costruzione – Il più importante è che sarà a stretto contatto con una delle organizzazioni più importanti nella ricerca astronomica, l’ESO, e quindi sempre all’avanguardia nelle ultime scoperte scientifiche e tecnologie più avanzate. Ciò consentirà adi offrire contenuti sempre aggiornati e accurati”.

Inoltre sarà gratuito e realizzerà dei materiali suoi che saranno disponibili, sempre gratuitamente, anche per gli altri planetari di tutto il mondo. Non sarà quindi solo un distributore di contenuti, ma anche produttore. Tra i progetti in sviluppo, aggiunge Lars Linberg, responsabile di mostre e contenuti, “c’è un calendiario astronomico, un programma educativo speciale per selezionare e spiegare i principali concetti di astronomia agli studenti, e l’idea di pubblicare le ultime notizie e eventi direttamente nei planetari di tutto il mondo”.

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