“Come combattere contro l’Isis? Che facciamo, buttiamo una bomba atomica? Il terrorismo è come una macchina. Senza benzina non si muove. La benzina sono gli aiuti finanziari degli Stati. E le armi”. Sono le parole di Alessandro Di Battista, che spiega: “L’Italia è il primo partner dei sauditi per la vendita di armi. Ora il mondo arabo ce l’ha con l’Occidente. Per colpa della mancata risoluzione del conflitto israelo-palestinese”. E accusa il mondo politico, dal centrodestra al Pd fino a Napolitano: “La Meloni accusa di aver destabilizzato la Libia? Ma lei era ministro del governo Berlusconi. Napolitano è stato un uomo della Cia all’interno del partito comunista. L’intervento in Libia dell’Italia è stato imposto. I tagliagole dell’Isis sono esecutori, ma ci sono dei mandanti. L’unica soluzione è disarmarli”. Il deputato del M5S poi auspica l’esclusione di Usa e Francia dal tavolo di discussione, a causa del conflitto di interessi per il petrolio

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