Non so se voi ve la ricordate la storia di Francesca, della sua parrucca rosa e soprattutto del suo progetto fotografico che ha coinvolto tante donne in tutta Italia. Io lei, Francesca Tilio, non me la sono mai dimenticata e sono felice che oggi il suo Pink Project prosegua. L’avevamo lasciata con la realizzazione del suo progetto fotografico (qui il vecchio post) dove, nel corso di un festival fotografico, aveva raccolto oltre un centinaio di foto di donne che avevano scelto, come Francesca, di indossare una parrucca per sensibilizzare sulla malattia al seno. Un caschetto rosa per reagire alla paura e all’incertezza del futuro che riserva la malattia e perché quello era il colore che i colleghi di lavoro di Francesca avevano scelto per alleggerirle il calvario della chemio. “Pensavano che sarei stata la persona giusta per indossarla – ricorda – e che così avrei allontanato tristezza”.

E da quel giorno, ormai parliamo quasi di nove anni fa, quella parrucca rosa è diventata la sua compagna di viaggio e l’inizio di un progetto fotografico, il Pink Project, che si è via via sviluppato e definito nel corso degli anni. Un progetto nato per caso con il ritratto di lei, con indosso la parrucca rosa e un vecchio abito della mamma (rosa anche quello), in diverse location. Un progetto con significato ben preciso e che da portfolio online privato è diventato un progetto condiviso, una mostra, uno spazio per confrontarsi, un messaggio di speranza e soprattutto un simbolo contro il cancro al seno.

Ci aveva detto Francesca, quasi due anni fa, “Pink Project ha bisogno della cura e del sostegno di strutture, associazioni, enti che si occupano della lotta al cancro al seno, di arte, spettacolo, moda e non solo. Mi piacerebbe che gli stessi sostenitori beneficiassero del progetto per raccogliere fondi a favore della causa”. E adesso Pink Project sta proseguendo proprio in questa direzione. “La mia storia era rimbalzata su tutti i media e presto sono stata contattata da una piattaforma di crowdfunding che mi ha convinto a lanciare una campagna di ricerca fondi per realizzare il mio sogno ovvero stampare le fotografie e realizzare una mostra per portare il Pink Project in tutta Italia. Ero davvero scettica ma poi mi son detta ‘facciamolo, tanto non ho niente da perdere’ e in pochissimo tempo ho raccolto i 3mila euro che servivano per la realizzazione della mostra e delle stampe”. E da allora è stata tutta strada in salita.

La Lilt (Lega Italiana Lotta Tumori), nell’ottobre scorso, è stata la prima a sostenere il Pink Project facendo presentare il progetto a Francesca durante la Campagna Nastro Rosa per la prevenzione del tumore al seno. Poi, è nata una prima mostra nella sede Lilt di Catanzaro e, dopo una piccola pausa, ora Pink Project è pronto a ricominciare il suo viaggio itinerante tra pochi giorni sarà a Jesi, ospite di enti ed associazioni che si battono contro il cancro. Qui in particolare, dal 6 all’8 marzo, la mostra (a cura di Annalisa Filonzi) sarà dislocata nella chiesa di San Nicolò e per tre giorni seguiranno iniziative e una serie di performance fotografiche dove Francesca ritrarrà nuovi volti di donne che sceglieranno di indossare la parrucca rosa come testimonial positive della lotta al cancro al seno.

Il progetto sarà sostenuto dalla locale agenzia Jes e sarà presente l’assessore alle Pari Opportunità di Jesi Marisa Campanellie per tutta la durata della mostra saranno raccolti fondi per una realtà locale che si occupa di cancro. Un’altra mostra presto sarà ad Ascoli Piceno e l’obiettivo di Francesca – che è davvero una tipa tosta e tenace – è quello di arrivare in più città italiane possibili per contribuire a sensibilizzare sul tema, condividere esperienze e soprattutto raccogliere fondi per gli enti che si battono ogni giorno contro il cancro. “Il mio è un progetto artistico ma anche sociale: vieni, vedi la mostra e se vuoi contribuisci alla causa”. E di sicuro anche stavolta ce la farà.

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