Il “vescovo spendaccione” arriva in Vaticano, ma in Germania aprono il suo palazzo lussuoso. Appena 7 mesi dopo la sua elezione al pontificato, Papa Francesco aveva rimosso monsignor Franz-Peter Tebartz-van Elst dalla guida della diocesi di Limburg in Germania a causa delle spese di ristrutturazione della sua sede episcopale, lievitate dai previsti 5,5 milioni di euro a ben 31 milioni. Secondo la stampa tedesca Bergoglio gli avrebbe affidato l’incarico di delegato per la catechesi all’interno del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presieduto da monsignor Rino Fisichella. Ma il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, si limita a non confermare ricordando di non aver mai rilasciato dichiarazioni sul vescovo di Limburg. Intanto, il governo ad interim della diocesi ha deciso di aprire al pubblico il palazzo degli scandali in segno di maggior trasparenza. Il vescovo, appassionato di design ultramoderno, aveva attrezzato le pareti con iPad montati dietro ai letti per chiudere le tende, spegnere le luci e attivare sullo schermo le preghiere della sera con tecnologia touchscreen. La biblioteca era arredata con librerie dagli scaffali in vetro retro illuminati, così come gli scaffali della scala a chiocciola, anch’essi illuminati uno per uno. Immancabile la vasca da bagno matrimoniale Jacuzzi e lo stagno delle carpe, quest’ultimo del valore di 213mila euro collaborazione di Francesco Antonio Grana (video tratto dal canalde Youtube Bild)
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