Copertina di Maurizio Crozza che, nelle vesti di Sergio Marchionne, apre la nuova puntata di Dimartedì (La7): “Con il Jobs Act a Termini Imerese oggi ho assunto 24mila operai, 300 per ogni tornio. Non c’è spazio. Solo posti in piedi”. Il comico torna poi nei suoi panni e osserva: “Forte il Jobs Act, eh? Gli imprenditori italiani sono tutti al settimo cielo. Non vedevo datori di lavoro così felici dai tempi di Kunta Kinte. Il quotidiano di Confindustria da domani si chiamerà “La Ola 24 Ore”. Col Jobs Act muori sempre di precariato, ma per 36 mesi vedi come sarebbe avere una vita normale. Il Jobs Act non è una riforma, è più una morfina. Muori sempre di precariato però, per 36 mesi, senti meno il dolore“. E aggiunge: “Perché si chiama ‘contratto a tempo indeterminato’ un contratto per cui ti possono licenziare a capocchia, quando vogliono? Oggi il contratto a tempo indeterminato è quello che dura finché l’imprenditore non è determinato a mandarti affanculo. A quel punto hai terminato”. Crozza continua: “Renzi ha trovato un bel modo per celebrare il primo anno di governo. Lui ha fatto la festa e gli industriali si sono mangiati la torta. E i lavoratori? Beh, da qualche parte dovevano pur infilare le candeline. Accese, tra l’altro“. Il comico poi imita Renzi e conclude: “Renzi non ha rivali. L’ultimo che aveva è di nuovo impelagato male fra olgettine, processi e nuove testimonianze. Nella settimana degli Oscar a ‘Birdman’ anche il nostro “uomo uccello” è tornato all’onore delle cronache

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Crozza su Jobs Act: “I datori di lavoro non erano così felici dai tempi di Kunta Kinte”

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