Ogni anno paghiamo 236 milioni di euro per le pensioni agli ex deputati e agli ex senatori. Una quota parte è destinata a quelli condannati in via definitiva, che sono premiati con vitalizi d’oro, pagati con soldi pubblici: da Berlusconi a Previti, da Dell’Utri a Pillitteri fino a Cirino Pomicino. Tutti incassano circa 4mila euro netti al mese. Dell’annosa questione si occupa Nello Trocchia nel suo servizio per La Gabbia (La7). Per cancellare questo privilegio a tutti gli effetti intoccabile serve una riunione congiunta dell’Ufficio di presidenza della Camera e del Consiglio di presidenza del Senato. Intervistato da Trocchia, il presidente del Senato Pietro Grasso (Pd) spiega: “Purtroppo il vitalizio è la conclusione di un iter parlamentare che deve comprendere Camera e Senato. Noi abbiamo correttamente aspettato la Camera, che però non ha ancora deciso. Però io sono convinto della bontà della mia posizione e della mia idea e quindi se non arriva il responso della Camera, decideremo ugualmente al prossimo consiglio di Presidenza. Spero che questo privilegio venga cancellato prima della fine di quest’anno”. L’inviato de La Gabbia, quindi, prova a chiedere lumi a Laura Boldrini, ma, dopo essere stato allontanato dai commessi, gli viene spiegato che la presidente della Camera non vuole essere importunata, come era accaduto in una passata occasione. Trocchia contatta il portavoce della presidente e gli viene riferito che la Boldrini ha deciso di non rispondere: La Gabbia non è gradita alla presidenza della Camera

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Vitalizio ai condannati, commesso della Camera al cronista: “Boldrini non vuole essere importunata”

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