Cartoline dai “Palazzi del Governo”. Ospitare i Prefetti nei palazzi più prestigiosi dei centri storici ci costa 30 milioni di euro l’anno in canoni d’affitto. Nelle stesse città, però, ci sono ampie superfici fondiarie dismesse che potrebbero ospitare a costo zero gli uffici dei “rappresentanti del Governo”. Renzi promette, ad esempio, di vendere 1500 caserme vuote nel giro di due anni. E qui sta la sorpresa, se si sovrappone l’elenco dei beni in vendita e quello delle 150 locazioni passive dei “Palazzi del Governo”,  salta agli occhi il paradosso di uno Stato che vende patrimonio immobiliare in eccesso e però ne affitta altro, a peso d’oro, per ospitare i suoi rappresentanti. La maggior parte degli stabili appartiene alle rispettive Province, cui l’amministrazione centrale (tramite il Viminale) versa un canone annuale che oscilla dai 2 milioni di euro per la sede di Via IV Novembre a Roma ai 133mila per la sede di Vercelli.  Altri sono di proprietà di facoltosi privati, che ringraziano da anni. I sindaci “commissari” degli enti in via di liquidazione si fanno i conti in tasca e iniziano a chiedere al Governo di liberare gli immobili prefettizi per consentirne la vendita o l’affitto a prezzi di mercato. Ha iniziato Grosseto e subito si sono levati gli scudi. Da Milano a Palermo, ecco una carrellata di edifici extra-lusso con i relativi canoni annuali.

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