Due anni di carcere per Nicola Bravetti, uno dei soci fondatori di Banca Arner e tre anni per l’imprenditore siciliano Francesco Zummo sono stati chiesti lunedì dalla Procura generale di Milano nel processo di appello nel quel sono accusati di intestazione fittizia di beni per circa 13 milioni di euro.  Le richieste di condanna, ridotte rispetto alle pene inflitte in primo grado, riguardano anche Teresa Macaluso, moglie di Zummo (2 anni) e una loro parente, Laura Panno (1 anno). Per l’avvocato d’affari Paolo Sciumè stata chiesta l’assoluzione per non aver commesso il fatto. Bravetti e Teresa Macaluso il 22 gennaio dell’anno scorso erano stati condannato dal Tribunale a 3 anni e 4 mesi di reclusione, Zummo a 4 anni di carcere, Sciumè a 2 anni e 8 mesi e Laura Pano a 2 anni. La sentenza dei giudici della seconda Corte d’Appello è attesa per il 26 febbraio.

AGGIORNAMENTO:
In data 10 marzo 2015, l’avvocato Paolo Sciumè è stato assolto con sentenza della Corte d’Appello di Milano, seconda sezione penale

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