Mi sono sentito dire che il contratto a tutele crescenti non è a tempo indeterminato, ma in giro per l’Italia vengo avvicinato da dei ragazzi che mi dicono grazie”. Così il ministro del Lavoro Giuliano Poletti a margine della conferenza stampa a Palazzo Chigi dove ha illustrato i decreti attuativi al Jobs act, la legge che riscrive le politiche sul lavoro. Alla domanda del fattoquotidiano.it sui controlli, in modo che i datori di lavoro non approfittino delle “tutele crescenti” per trovare scuse per lasciare a casa i propri dipendenti, l’esponente del governo risponde:  “Ci deve essere un lavoro più efficiente in questo senso, ci stiamo lavorando con l’Agenzia per le ispezioni”  di Manolo Lanaro 

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Jobs Act, Renzi: “Così 200mila persone passeranno a tempo indeterminato”

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Jobs Act, false partite Iva? Poletti: “Contratti a tutele crescenti più vantaggiosi”

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