All’apertura del processo si era parlato di una possibile condanna fino a 20 anni. Ma il pubblico ministero, dopo aver definito l’ex numero uno del Fmi il “re della festa”, ha chiesto il proscioglimento “puro e semplice” di Dominique Strauss-Kahn nel processo sul giro di squillo all’Hotel Carlton di Lille, nel nord della Francia. L’ex ministro francese era accusato di sfruttamento aggravato della prostituzione.

Il giudizio si era riaperto questa mattina a Lille e già si attendeva la richiesta di proscioglimento per assenza di prove: nessuno può infatti dimostrare che usufruisse consapevolmente di un sistema di “sfruttamento della prostituzione” nelle sue serate a luci rosse.  Le parti civili si sono ritirate dal processo, pur sottolineando che “resta la condanna morale“. In mattinata, il procuratore ha richiesto due anni di prigione, di cui uno con la condizionale, e 19.000 euro di multa per Dominique Alderweireld, alias ‘Dodo le Saumurè (La Salamoia), il proprietario di numerosi ‘saloni di massaggio’ che avrebbe inviato le squillo nei festini di Parigi, Washington e nel nord della Francia.

Per la compagna di ‘Dodo’, Béatrice Legrain – accusata di aver ‘formato’ le ragazze prima di quegli incontri – sono stati chiesti tre mesi e cinquemila euro di multa. Chiesti invece quindici mesi di carcere e 2.500 euro di ammenda contro René Kojfer,amico d’infanzia della Salamoia ed ex responsabile delle pubbliche relazioni all’Hotel Carlton di Lille. Dal processo, è emerso che Kojfer aveva l’abitudine di mettere in relazione prostitute e clienti. Per il pubblico ministero, anche l’ex proprietario del Carlton, Hervé Franchois e il gestore Francis Henrion, hanno ampiamente goduto dei profitti tratti dall’affitto delle stanze alle prostitute. Per loro sono stati richiesti otto mesi di prigione con la condizionale e 10.000 euro di multa.

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