File photo of Lockheed Martin's F35 Joint Strike Fighter F-35B test aircraft BF-2 flying with external weaponsUn tempo era il famoso “tutti Caballeros “ ed oggi, parrebbe, un più significativo “tutti generali”.

Nella economia di un paese, il nostro, in cui tutti sono esperti di tutto non poteva mancare, alla luce delle contingenze, anche la guerra. La quale va sottratta ai militari di professione che potrebbero realizzarla veramente, e data in pasto ai commenti sui social, alla chiacchierata tra un aperitivo e l’altro, alle discussioni da caminetto.

Come altri argomenti il requisito di base non è avere studiato, approfondito,ascoltato, riflettuto, vissuto. Il guizzo intellettuale proviene direttamente dalla emozione del momento. E quindi sì alla guerra o no alla guerra. Con tutte le varianti del caso e le proiezioni possibili su un futuro più o meno da incubo.

Aspettiamo anche dotte disquisizioni sugli armamenti le quali, come è noto, sono già state palestra di lunghe diatribe tra i generali di cui sopra. Se un impiegato dell’Inps asseriva che bisognava ammodernare la flotta italiana rispondeva un magazziniere di Rovigo che giurava sul fatto che suo cugino, aviere ad Aviano, avrebbe detto che la Marina Italiana non necessitava di nuovi armamenti. Contemporaneamente l’avvocato civilista di Bari litigava con il suo collega e corrispondente a Cuneo, sull’acquisto di quel tale aereo perché, avendo letto un articolo postato da un suo amico su Facebook, ne era rimasto impressionato negativamente.

A Ionesco sarebbero piaciuti molto i social. Gli avrebbero sottratto anche non poca fantasia e risparmiato lo sforzo di scrivere di “assurdo”. Anche a me, che non sono Ionesco, piacciono molto i social. Ne esce un tratto degli italiani detestabile per certi aspetti, ma amabilissimo in questa sublime ostinazione di dire la propria su tutto. E che sarà mai parlare di guerra piuttosto che di medicina? Se non hai una idea compiuta sullo smaltimento dei rifiuti o sui sistemi sanitari sappi che non vali una beneamata cippa e che non hai capito come gira il mondo.

L’assertività nelle discussioni è uno dei tratti salienti. Vuoi mai che un semplicissimo dubbio si insinui nelle certezze di chi si è abbeverato su Focus o sul supplemento salute del Corriere?

Se gli invasati in nero avessero un minimo di consapevolezza su cosa è l’ironia non potrebbero mai attaccare l’Italia. Gli risponderebbe all’unisono un popolo con 60 milioni di strategie. Dallo sbandierare le bandiere della pace al bombardare al minimo sbattere di ciglia. Ne uscirebbero distrutti e disorientati.

RIVOLUZIONE YOUTUBER

di Andrea Amato e Matteo Maffucci 14€ Acquista
Articolo Precedente

Sanremo 2015, mi si nota di più se lo guardo o non lo guardo?

next
Articolo Successivo

Siani, Gasparri e gli altri: quando fare ironia sul peso diventa discriminazione?

next