Matteo Salvini su Radio Padania nelle vesti di commentatore del discorso di insediamento di Sergio Mattarella al Quirinale. Il segretario leghista, al quale il cerimoniale del Colle aveva riservato un posto a fianco di Berlusconi, spiega: “Non ci sono andato. Nessuno mi ha telefonato, hanno mandato una mail sabato sera tardi a Bruxelles e io non l’ho letta”. Sulle parole di Mattarella osserva ironicamente: “Quanta verve, che discorso incredibile. Vi siete commossi, amici? Dai, non fate i soliti veneti atavicamente alcolizzati, come dice Oliviero Toscani”. E precisa: “Non commento i discorsi, ma i fatti. Non mi piace il corso politico di Mattarella, è uno che è cresciuto a pane, De Mita, Andreotti, Amato, D’Alema. Ma vediamo che farà. Ci sono alcuni decreti di Renzi che gridano vendetta al mondo”. Stoccate anche a Grasso (“il suo discorso mi sta facendo addormentare”), a Boldrini (“la peggiore presidente della Camera della storia”), a Renzi (“l’ho incontrato, ma quando uno non mi sta simpaticissimo, non riesco a sorridergli o ad abbracciarlo”), ad Alfano (“mi ha insultato come un tamarro di periferia”) e a Napoletano, direttore del Sole 24 Ore  (“imbarazzante e improponibile”). Un radioascoltatore poi si lamenta della diretta sul Colle e dice: “Ho visto l’altra sera in tv quella befana allucinante di Torino…”. E Salvini chiede: “Chi, Livia Turco?”. L’ascoltatore replica: “Ma no, la Fornero”. E giù con le staffilate del politico all’ex ministro del Lavoro  di Gisella Ruccia

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