Il consiglio comunale di Crema apre le porte alla città sulla questione della moschea, ma tra i cittadini si ritroverà anche due “forestieri” d’eccezione: Matteo SalviniDaniela Santanchè. L’appuntamento di venerdì 6 alle 20.30 nella sala degli Ostaggi della città si preannuncia movimentato. La notizia dell’arrivo dei due big della politica nazionale ha già scatenato i social network tanto da prevedere tensioni in piazza Duomo. Intanto a pochi giorni dalla seduta a prendere posizione in queste ore a favore di un luogo di culto per i musulmani è stato il vescovo di Crema, monsignor Oscar Cantoni che in una lettera rivolta alla diocesi ha scritto: “Non è mio compito offrire una risposta politica sul tema dell’accoglienza dei musulmani e sui luoghi di culto, in quanto è competenza delle autorità civili, che faranno riferimento alle attuali legislazioni ma ritengo che un luogo di preghiera debba essere riconosciuto per non restare sul piano teorico”.

L’oggetto della convocazione fatta dal presidente dell’assemblea Vincenzo Cappelli è dei più discussi in questo periodo in Lombardia soprattutto dopo l’approvazione da parte della maggioranza al Pirellone di una Legge che ostacola la costruzione delle moschee sul suolo pubblico obbligandole a dotarsi di un impianto di video sorveglianza collegato con le forze dell’ordine oltre che a sottoporsi ad un controllo da parte della Consulta regionale. A Crema, la questione moschea da mesi ha innescato uno scontro non solo tra le forze politiche. Lo scrive lo stesso presidente del consiglio comunale nella lettera di convocazione: “Tutto ciò va suscitando nella cittadinanza una forte apprensione palesata da un grande dibattito circa l’eventuale conseguente realizzazione di una “musalla” sul territorio cittadino”.

Venerdì a mostrare i muscoli il fronte anti moschea porterà in città Salvini: il leader della Lega sarà in città (prima in piazza Duomo poi in consiglio comunale dove prenderà la parola) “per testimoniare con la sua presenza la solidarietà e vicinanza a tutti i cittadini di Crema che sono profondamente spaventati da una condotta così irresponsabile dell’attuale Amministrazione Comunale”, scrivono il segretario cittadino del Carroccio Andrea Bombelli e il commissario provinciale Mattia Capitanio. Con lui anche Daniela Santanché: ad annunciare il ritorno a Crema (era già intervenuta in città sul tema nei mesi scorsi) della “pitonessa” è stato il Club Forza Silvio Crema Uno che ha raccolto anche cinque mila firme contro la realizzazione del luogo di culto.

Due presenze “scomode” per molti cittadini: su Facebook un gruppo di cittadini ha annunciato un “evento” pacifico  in piazza contro Salvini ma fonti delle forze dell’ordine confermano che sotto il municipio potrebbero arrivare anche gli antagonisti. La serata di venerdì preoccupa tant’è che è stato convocato un summit per gestire i problemi di sicurezza ed è già stato deciso che saranno aperte altre sale per accogliere l’afflusso di persone. Intanto a mandare una “risposta” indiretta a Salvini ci ha pensato il vescovo di Crema che sul settimanale diocesano ha riportato la lettera ai suoi cristiani: “Una certa resistenza, più emotiva che razionale, un clima di paura, derivato e giustificato in parte anche da recenti atti terroristici che hanno insanguinato la Francia e non solo, ci porta a considerare gli immigrati, i membri di religioni diverse, soprattutto i musulmani, presenti sul nostro territorio, come persone da cui difendersi o da cui salvaguardarsi, prima ancora che fratelli da accogliere e riconoscere nella loro dignità”.

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