Nessuna bomba, ma forse armi a bordo dell’auto sospetta parcheggiata vicino alla sede del Parlamento europeo a Bruxelles. La polizia della capitale belga, dopo aver fatto scattare l’allarme bomba e aver fatto evacuare alcuni edifici di via Montoyer, ha controllato il veicolo, rinvenendo alcune armi all’interno. Successivamente, al personale è stato concesso di rientrare negli uffici. Sempre in mattinata un’altra auto sospetta, parcheggiata vicino all’ambasciata statunitense, aveva fatto scattare l’allarme. I controlli delle forze dell’ordine hanno dato però esito negativo.

La polizia aveva chiuso al traffico le strade adiacenti e trasferito il personale evacuato nell’edificio centrale dell’Eurocamera, a circa cento metri di distanza. L’evacuazione è stata una “misura di precauzione” prima di intervenire sull’auto sospetta, ha spiegato il portavoce del Parlamento, Jaume Duch, secondo il quale non c’è “nulla che indichi” che ci fossero realmente esplosivi nell’auto. Da metà gennaio, il governo belga ha dispiegato militari vicino alle istituzioni della Comunità europea a Bruxelles, così come nei pressi di ambasciate, sinagoghe, musei, per il timore di attacchi terroristici. Inoltre ha alzato a 3 il livello di allerta sicurezza nel Paese. Questa mattina era stato anche ispezionato un altro veicolo nei pressi dell’ambasciata Usa, risultato un falso allarme. La polizia ha rafforzato il perimetro di sicurezza nelle vicinanze dell’ambasciata dopo che un uomo ha parcheggiato davanti all’edificio in una zona vietata. Le operazioni hanno bloccato molte arterie stradali della capitale per circa un’ora, causando gravi problemi di circolazione. Nelle prime ore della mattina, inoltre, era stata evacuata la discoteca ‘Le Carré’, nella città di Willebroek, ed era stata di conseguenza chiusa l’autostrada A12, che unisce Bruxelles ad Anversa. Anche in questo, dopo le ispezioni, non sono stati trovati esplosivi.

Nella capitale belga resta l’allerta masima per il pericolo di attentati terroristici in vista dell’arrivo, venerdì prossimo, del vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Questi incontrerà i massimi rappresentanti della Ue, dal presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, al presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, a quello del Parlamento europeo, Martin Schulz. E al centro dei colloqui ci sarà presumibilmente anche la lotta al terrorismo. Il contrasto al terrorismo e al problema dei foreign fighters sarà al centro del Consiglio Ue Affari generali del prossimo 10 febbraio e del vertice informale dei capi di Stato e di governo del 12.

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