Sale a 11 il numero delle persone rimaste uccise nell’incidente del caccia F-16 greco, precipitato ieri in Spagna nella base aerea di Los Llanos durante un’esercitazione Nato. Questa mattina è morto per le ustioni un militare francese rimasto gravemente ferito: lo riferiscono fonti del ministero della Difesa spagnola. I feriti sono 18, dei quali 12 italiani. Il militare morto era fra i cinque in prognosi riservata trasferiti al Centro Grandi Ustionati dell’ospedale La Paz di Madrid.

Sull’incidente aereo è intervenuto anche il ministro della Difesa italiana, Roberta Pinotti. Lo ha fatto dall’Aula del Senato con una informativa urgente, dove ha spiegato che la sua visita in Spagna è stata rinviata. “Con il ministro della Difesa spagnolo – ha detto Pinotti – abbiamo ritenuto utile non recarmi ora anche perché la pista è ancora chiusa. Oggi ci risentiremo e valuterò quale sia momento più opportuno per fare visita al personale italiano e al maresciallo ferito. E’ mia intenzione recarmi appena possibile in Spagna per far visita al personale italiano, soprattutto a quello ferito,e rappresentare il più profondo cordoglio da parte del Governo italiano ai rappresentanti dei Paesi alleati che hanno subito così gravi perdite”.

Il ministro ha poi informato l’Aula di Palazzo Madama sulla dinamica dello schianto: nella base aerea spagnola di Albacete, intorno alle ore 14.15 ora locale, “un velivolo F-16 dell’aeronautica militare greca in fase di decollo, a seguito della perdita di controllo da parte dell’equipaggio per cause in corso di accertamento, è precipitato ed ha impattato al suolo nei pressi della linea di volo, dove erano schierati velivoli e personale appartenente a numerosi paesi Nato, fra cui l’Italia, impegnati in attività di addestramento nell’ambito del programma denominato Tactical Leadership Programme (TLP)”.

“Non appena informata di quanto accaduto mi sono messa in contatto con i vertici militari per accertarmi delle condizioni di salute dei militari italiani coinvolti – ha proseguito il ministro – seguendo passo passo l’evoluzione della situazione. Per quanto noto in questo momento, il grave incidente ha provocato un incendio sulla linea di volo, dove erano in corso le operazioni preparatorie per le missioni operative dei velivoli delle varie nazioni Nato partecipanti, con il coinvolgimento del personale a terra, causando il decesso di dieci militari, 8 francesi e i due piloti greci, ed il ferimento di almeno altri 25”.

Tra i 12 feriti del personale italiano presente ad Albacete, quello più grave è il maresciallo Giuseppe Romata, del 3° Reparto Manutenzione Velivoli di Treviso. Gli altri 11, un pilota e 10 specialisti, feriti lievi, sono sei in osservazione presso l’ospedale di Hellin e 5, tra cui il pilota, già rientrati alla base di Albacete.

A causa delle condizioni in cui si trova la linea volo del Tlp, transennata e non accessibile per i dovuti accertamenti, ha spiegato il ministro, “al momento non è possibile valutare l’entità dei danni agli aeromobili. Tuttavia, osservando l’area dell’incidente, si può rilevare che sicuramente uno dei velivoli Amx dell’Aeronautica è rimasto danneggiato dalle fiamme che si sono sviluppate in seguito all’impatto al suolo del velivolo greco”.

L’Italia partecipa al corso Tlp in svolgimento con un distaccamento composto da 30 militari e 2 velivoli AMX del 51° Stormo di Istrana dell’Aeronautica Militare e con un distaccamento della Marina Militare composto da 38 militari e 5 velivoli Harrier AV-8B.

Il Tactical leadership programme (Tlp) è un programma Nato di addestramento istituito nel 1978 in base ad un accordo sottoscritto da Spagna, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Belgio, Olanda, Grecia, Germania, Danimarca e Italia, che vi aderisce dal 1996.

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