A 12 anni ha creato il suo primo programma per pc. A 23 la sua prima società, “Paypal”, che ha radicalmente trasformato le transazioni on line. In attesa di realizzare il suo sogno di costruire una città e formare una colonia umana su Marte, Elon Musk geniale imprenditore sudafricano, si è appena imbarcato nella sua prossima impresa visionaria: portare Internet in ogni angolo del globo. Come? Dallo spazio, attraverso una costellazione di satelliti. “Vogliamo creare un sistema di comunicazione globale mai visto prima – spiega Musk su Bloomberg Businessweek – e portare Internet a tutte quelle persone che vivono in aree scarsamente popolate”.

Il magnate sudafricano ha lanciato la sua nuova sfida, un progetto da 10 miliardi di dollari, inaugurando a Seattle i nuovi uffici della SpaceX, una delle sue tante creature, l’industria aerospaziale nata per lanciare il turismo nello spazio e che attualmente, in base a un contratto con la Nasa, si occupa dei rifornimenti alla Stazione spaziale internazionale (Iss). La connessione del futuro dovrà essere, nelle intenzioni del suo ideatore, più veloce ed economica. “Nel vuoto dello spazio – sottolinea Musk – la velocità della luce è il 40% più elevata rispetto alla fibra ottica”.

Il progetto, che non ha ancora un nome, è ambizioso. Si basa su una costellazione di 700 satelliti, ma si potrebbe arrivare anche a 4mila, da spedire a 1200 chilometri dalla Terra, a una quota molto più bassa, quindi, degli oltre 35mila chilometri dell’orbita geostazionaria adoperata dai satelliti meteo e per le telecomunicazioni. Attualmente impiega solo 60 persone, ma secondo il fondatore della SpaceX, l’industria che dovrà svilupparlo, in pochi anni potranno diventare un migliaio.

Il primo satellite, secondo le previsioni di Musk, dovrebbe essere lanciato non prima di cinque anni. Si stima che più di tre miliardi di persone non sia connessa al Web. Un mercato che fa gola a molti. Il magnate britannico Richard Branson, con la sua “Virgin Galactic”, ha già deciso d’investire in un progetto analogo, una startup denominata “OneWeb”. E Google sarebbe già pronta a finanziare il progetto della SpaceX con un miliardo di dollari.

Ma le ambizioni di Musk – considerato dal Time una delle 100 persone che più hanno condizionato il mondo – sono, se possibile, ancora più sfrenate. Connettere a Internet l’intero pianeta, grazie ai satelliti, rappresenta per il vulcanico imprenditore sudafricano solo il primo passo di un progetto ben più vasto. Il suo sogno di sempre è creare una colonia umana su Marte. E, per realizzarlo, considera indispensabile una connessione di nuova concezione. I futuri abitanti del Pianeta Rosso potrebbero un giorno aver bisogno di collegarsi alla Terra, attraverso una rete spaziale. “Sarà importante per Marte avere anche un network di comunicazione globale – conclude Musk, come se l’uomo fosse già sbarcato sulla polvere arrugginita del Pianeta rosso -. Penso che sia necessario farlo, e non vedo nessun altro che se ne stia occupando”.

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