Si parla anche di primarie e della vicenda Cofferati in Liguria durante la presentazione del libro Alexis Tsipras. La mia sinistra’ di Teodoro Andreadis Synghellakis nella sede della Stampa estera a Roma. Massimo D’Alema, tra i relatori, attacca: “Da noi vige il modello selvaggio, quelli che gli americani chiamano wild primaries, io voglio salvare questo strumento di partecipazione e mobilitazione, ma vanno regolate. Cofferati ha posto una questione squisitamente politica, a cui sono arrivate delle risposte sconcertanti“. “Il problema va aldilà dei voti comprati – sottolinea D’Alema – la destra seleziona i candidati del Pd, l’avversario politico si sceglie il partner più accomodante, più in linea con le sue idee all’interno del nostro partito, snaturando le cose” . La critica si amplia anche all’intero quadro politico. ” L’alleanza con la destra in Parlamento serve a mettere fuori gioco una parte del tuo partito, nel paese serve a selezionare la classe dirigente, questo dà vita ad una forma interpartitica che non non ha nulla a che vedere con la democrazia“, constata ancora. Mentre per il giurista Stefano Rodotà lo strumento delle primarie è stato importato dal sistema americano in maniera approssimativa. “Il caso in Liguria è stato eclatante, ma episodi del genere si sono verificati in altre parti d’Italia come in Campania”. Per il professore alla denunce non sono seguite le dovute riflessioni: “Cofferati non è andato via perché ha perso, ma perché il processo di selezione del personale politico è stato in qualche modo inquinato”  di Irene Buscemi 

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