“Siamo proprio al punto che aveva profetizzato Benigni: al casino porco costituzionale”. Così Michele Santoro apre la nuova puntata di Servizio Pubblico nel suo editoriale dedicato all’accordo tra Renzi e Berlusconi. E aggiunge: “Mentre io continuo a chiedere se dobbiamo affidarci al venditore di turno, mi appare un Renzi che sembra Alberto Sordi. Se non ti vuoi arrendere ai frenatori devi trovare un escamotage, un super cangurotto, un super articolo, con tutte le nostre modifiche. Nostre di Renzi e Berlusconi”. Poi osserva: “”È il fine che giustifica i mezzi. Pellegrino invece dice che è una truffa. Che la legge truffa non era così. Che la nostra legge è più truffa ancora. Una legge che non si può votare fino al 2016. E poi ci vuole un presidente light, per questo lo faremo yogurt. Ma non si deve capì che l’abbiamo scelto io e Berlusconi. Deve essere come un altro cangurotto”. Il giornalista poi conclude col gesto dell’ombrello: “E che dice Santoro? Che abbiamo votato un referendum per le preferenze. Ma la Boschi dice che è uguale. Renzi dice: “Chi si ferma è perduto e gli elettori…. tiè””

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Servizio Pubblico, Sgarbi su Italicum: “Il capolista bloccato? Il coglione bloccato”

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