Intervento “colorito” del senatore di Gal, Vincenzo D’Anna, durante la discussione in Aula sulla legge elettorale. Il parlamentare, appartenente a una minoranza interna di Forza Italia e sostenitore dell’emendamento Gotor, poi bocciato, punta il dito contro “i muti astanti, che votano senza alcun sussulto i nominati”: “Gotor cosa ci dice? In medio stat virtus. Fatevi il 25 o il 30 per cento, ma di quanti camerieri e lacchè avete bisogno? Io credo che un paio di centinaia bastino per indossare una livrea, per sentirsi dire: quanto sei bello e intelligente; sei un genio. Sapete bene che il fumo più tossico per la mente dell’uomo è l’incenso. Qua” – continua – “avete un sacco di persone che si sono intossicati dei salamelecchi e degli inchini talmente profondi che a molti di loro gli si vede il culo a furia di abbassarsi e non è un bel vedere, cari amici”. D’Anna è duramente rimproverato dalla presidente Linda Lanzillotta, ma si giustifica: “E’ un termine anatomico. L’ha usato il papa. Credo che sia consono. C’è anche una forma idiomatica: faccia da culo. Chiedo comunque scusa, lo dicevo tanto per non metterla nella semantica”. Stoccata finale a Denis Verdini: “Dove vogliamo andare? A fare il Partito della Nazione con Matteo Renzi. Allora, caro Denis, te lo dico pubblicamente: chiamami quando farai il Partito della Nazione perché in una nuova casa io ci devo entrare dalla porta e non come un mendicante dalla porta di serviziodi Gisella Ruccia

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