“Non c’è nessuna ‘manina’ o ghostwriter, non sono il pupazzo di nessuno”. Il senatore Pd Stefano Esposito si attribuisce il merito di aver pensato e scritto l’emendamento che porta il suo nome che ricalca fedelmente il patto del Nazareno in materia di legge elettorale e ha prodotto la decadenza di oltre 35mila emendamenti. “Qualcuno pensa che siccome mi chiamo Esposito e nessuno mi conosce sia stato utilizzato da altri ma non è così. Ho passato notti insonni per scrivere questo testo. Non se la prenda il maestro Calderoli se ho usato un solo emendamento per fregargliene 35mila. Anche io come il leghista conosco il regolamento del Senato e ho deciso di ‘rimpacchettare‘ l’impianto della legge senza consultare Renzi“. Sull’effetto ‘canguro‘ della sua idea, il senatore non ha alcun dubbio: “Sono decaduti solo emendamenti in cui si chiedeva di cambiare un punto o una virgola e quindi ostruzionistici, sono orgoglioso di averli sottratti al dibattito” di Annalisa Ausilio

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