L’attentato terroristico all’interno del settimanale satirico francese Charlie Hebdo “è un atto criminale che offende i valori dell’Islam e la fede dei mussulmani”. Ad affermarlo è Kheit Abdelhafid, imam dal 1997 della moschea più grande del Sud Italia, quella di Catania, e presidente della comunità islamica di Sicilia. “Sono molto dispiaciuto – spiega – quanto accaduto a Parigi deve essere condannato in maniera unanime senza mezzi termini senza se e senza ma”.

Le vignette, che i disegnatori guidatati da Stèphane Charbonnier proponeva sul settimanale, tuttavia non erano state ben accolte dall’imam di origini algerine “Quando si toccano determinati argomenti come la propria fede o la propria identità si rischia di essere offesi”. Una satira che viene definita “inaccettabile” ma che tuttavia, ci tiene a precisare, “non giustifica nella maniera più assoluta l’uso della forza”, come accaduto all’interno del numero 10 di rue Nicolas Appert di Parigi.

Il rischio adesso, seguendo il ragionamento di Abdelhafid, potrebbero riguardare l’Islam moderato. “Avvertiamo l’emergere di un clima di tensione e di odio”. I fratelli Kouachi e i loro complici tuttavia sarebbero dei casi isolati: “Voglio ricordare come in Francia ci siano sei milioni di mussulmani, quindi bisogna stare molto attenti a non buttare benzina sul fuoco”.

Nonostante il ministro dell’Interno Angelino Alfano abbia segnalato quattro italiani tra i “foreign fighters”, i combattenti europei transitati verso i luoghi di conflitto in medio Oriente, per l’imam di Catania, la situazione in Italia e Sicilia dovrebbe essere tranquilla: “Siamo in una terra accogliente e radicata con punti d’incontro tra le varie comunità che s’impegnano a interagire con la cittadinanza locale. Il monitoraggio – ci tiene tuttavia a puntualizzare – delle possibili infiltrazioni terroristiche spetta comunque allo Stato italiano”.

A non mancare nel nostro Paese è invece la propaganda politica legata al mondo islamico “Matteo Salvini e Giuliano Ferrara, sembra vogliano mettere in guerra l’Europa, ma contro chi? Mi chiedo. Contro l’Islam e i mussulmani o contro i terroristi? Contro quest’ultimi anche noi siamo in guerra ma contro i mussulmani in generale e invece tutto sbagliato”.

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