Un centinaio di studenti organizzati dai collettivi Hobo, Cua, Labas e Tpo hanno accolto il premier Matteo Renzi a Bologna con contestazioni e lanci di uova. Il premier, dopo la visita allo stabilimento Granarolo, verso le 11:30 è arrivato nella sala Santa Lucia, aula magna dell’Università, per inaugurare l’anno accademico. A pochi metri di distanza il cordone di agenti di polizia e carabinieri, messo a difesa dell’area, veniva preso di mira dalle uova dei contestatori, che si sono radunati dietro uno striscione con scritte contro il presidente del consiglio e il rettore dell’ateneo Ivano Dionigi. Gli studenti hanno poi lasciato la zona universitaria, resa inaccessibile da misure di sicurezza ferree e si sono diretti verso piazza Maggiore. Di corsa hanno quindi fatto un’irruzione pacifica dentro Palazzo d’Accursio, sede del Comune, lasciato aperto e presidiato solo da pochi agenti in antisommossa, che non hanno neppure provato a bloccare i manifestanti. Una volta giunti nel salone al primo piano del palazzo, i contestatori hanno però trovato la porta dell’anticamera del sindaco chiusa. Così, dopo pochi minuti, e dopo avere appeso il loro striscione su una finestra che dà su Piazza Maggiore, il corteo si è sciolto  di David Marceddu

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