La strage nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo a Parigi preoccupa anche i vignettisti turchi, sottoposti da alcuni giorni a minacce su internet da parte di estremisti islamici. “Che sia per voi una lezione”, ha scritto su Twitter, rivolto al settimanale satirico Leman, @GizliArsiv considerato dal sito Al Monitor un Akp-Troll, vicino al partito islamico Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan.

“Imparate dai loro errori: non si può fare satira sulla fede islamica” ha avvertito in un altro tweet il giornalista del quotidiano islamico Vahdet, Ibrahim Yoruk, rivolto ad un’altra rivista satirica, Penguen (nella foto la vignetta per Charlie), nata con la rivolta di Gezi Park e che ha espresso solidarietà e dedicato vignette ai colleghi trucidati. Un altro messaggio, di @Kerem Cenk, averte che “a Leman ci sarebbero più di 12 teste da fare cadere“, riferendosi ai morti nella strage di Parigi alla redazione di Charlie Hebdo.

Secondo il disegnatore politico Semih Poroy “i vignettisti sono senza protezione in Turchia. Se la libertà d’espressione non è garantita, qualcuno potrebbe sentirsi ispirato dalla immane tragedia di Parigi e cercare di ripeterla qui”. Il deputato di opposizione laica “kemalista” Umut Oran ha chiesto al governo del premier islamico Ahmet Davutoglu di prendere misure di sicurezza per proteggere Leman e Penguen.

Le due riviste intendono dedicare i prossimi numeri ai colleghi uccisi a Parigi. Il noto disegnatore Musa Kart, già più volte querelato da Erdogan e odiato dai sostenitori del partito islamico, ha dedicato a Charlie Hebdo una vignetta satirica nella quale si vede Erdogan seduto davanti a uno schermo tv sul quale si allarga una macchia di sangue commentare: “Condanno questo attacco. Sarebbe bastato condannare i vignettisti a 10 anni di carcere!”.

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