Inter-Shaqiri, è fatta. È arrivata l’ufficialità sul sito del Bayern Monaco per il passaggio in prestito dell’ala kosovara con passaporto svizzero alla corte di Roberto Mancini. “Il giocatore domani si sottoporrà alle visite mediche dopo le quali metterà la firma sul proprio contratto con l’Inter”, si legge sul portale della società tedesca. Il club di corso Vittorio Emanuele ha trovato l’accordo totale con il club bavarese sulle cifre, che però non sono state rese note. Si parla di un prestito oneroso con obbligo di riscatto, per una cifra totale di 15 milioni di euro.

Respinto, quindi, l’assalto del Liverpool che si era fatto vivo dalle parti di Monaco Di Baviera, mettendo sul piatto un’offerta allettante per Beckenbauer e colleghi. A fare la differenza potrebbe essere stata la volontà del giocatore che da tempo ha scelto l’Inter per rilanciare un’annata che lo ha visto calcare i campi della Bundesliga solo nove volte. Milano, sponda neroazzurra, è la piazza che il 23enne ha reputato la migliore per rilanciarsi come grande promessa del calcio europeo.

Decisivo è stato l’ultimo blitz della dirigenza interista in Baviera, con il centrocampista che, giovedì mattina, non si è allenato con il resto della squadra. Segnale che lasciava pensare a uno Shaqiri già con le valigie pronte e un biglietto di sola andata per Malpensa. Il direttore generale, Marco Fassone, e il direttore tecnico, Piero Ausilio, si sono presentati nella sede dei detentori dell’ultimo Meisterschale con l’offerta ufficiale: 3 milioni per il prestito a gennaio e altri 12 per il riscatto a giugno. Karl Heinz Rumenigge ha rinunciato alla richiesta di 16-17 milioni e ha dato l’ok al trasferimento. Per il giocatore, invece, si parla di un contratto da 2 milioni e 750mila euro che, con i premi, può arrivare fino a 3 milioni.

L’Inter si conferma, così, la squadra italiana più attiva sul mercato di riparazione. Dopo l’acquisto Podolski, il secondo colpo in attacco ha l’obiettivo di mettere nelle mani di Mancini una squadra capace di recuperare gli 8 punti che la separano dal terzo posto, obiettivo ancora alla portata dei nerazzurri visto l’equilibrio che caratterizza questo campionato. Ora, però, per i dirigenti è l’ora di sfoltire la rosa, soprattutto davanti, dove il primo con le valigie pronte sembra essere Pablo Daniel Osvaldo, ai margini della rosa e molto nervoso, come si è visto durante l’ultimo spezzone di partita disputato contro la Juventus.

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