Anche al box office, dulcis in fundo: il capitolo finale de Lo Hobbit, La battaglia delle Cinque Armate, conquista il primo botteghino delle Feste con 3. 674. 982 euro nel weekend (4. 588. 041 dall’approdo in sala di mercoledì 17 dicembre). Ma dietro la Terra di Mezzo di Peter Jackson & J. R. R. Tolkien si spalanca l’abisso: cinepanettoni già scaduti e altri disastri. Sull’analogo del 2013 (19 – 22 dicembre), questo weekend 18 – 21 dicembre fa registrare un –5, 26 % e limita i danni: lo scorso fine settimana (11-14 dicembre) si era perso addirittura il 22, 73 % dell’incasso 2013.

Le uniche notizie positive vengono, appunto, da Lo Hobbit: se La desolazione di Smaug debuttò in sala con un 12 – 15 dicembre 2013 da 3. 717. 477 euro, La battaglia delle Cinque Armate pareggia i conti, eppure i margini di manovra della creatura Warner Bros. quest’anno appaiono più lusinghieri. La media copia di 5. 689 euro è ottima, la concorrenza modestissima: nani, elfi e orchi potrebbero vincere non solo la battaglia, ma anche la guerra sotto l’albero.

Se la cavano, per ora, Aldo, Giovanni e Giacomo: Il ricco, il povero e il maggiordomo (Medusa) incassa 1. 519. 445 nel weekend e 4. 474. 983 euro dall’ 11 dicembre. Con buona probabilità, il Trio la spunterà tra gli italiani: i conti si faranno all’Epifania, l’insidia maggiore parrebbe Alessandro Siani, dal 1 ° gennaio sugli schermi con Si accettano miracoli. La lista dei moribondi, viceversa, è meno condizionale: Un Natale stupefacente, il non più cinepanettone Filmauro, è quinto con appena 790. 550 euro, laddove nel primo fine settimana Colpi di fortuna (2013) raggranellò 1. 983. 034 euro.

Aurelio De Laurentiis può consolarsi con la Supercoppa e forse per il 2015 tornerà alle origini: Natale a Doha. Male anche la carrambata Massimo Boldi e Neri Parenti, l’epitome – monca di Christian De Sica – del cinepanettone che fu: al secondo weekend Ma tu di che segno 6? (Lucky Red) è settimo con 1. 847. 615 euro. Non ride nemmeno Il ragazzo invisibile, il fantasy di Gabriele Salvatores: sesto con 658. 729 euro. Poca roba davvero. E l’animazione? Il disneyano Big Hero 6 è grande solo nel titolo: terzo con 1. 130. 639 euro (media copia 2. 239 euro), potrebbe ricevere ulteriori mazzate sul fronte family da Paddington, che esce a Natale. Se Pride, undicesimo, dimezza la media copia dell’esordio, Jimmy’s Hall di Ken Loach balla il lento in nona posizione (154. 459), mentre il St. Vincent del bukowskiano Bill Murray è tredicesimo con media copia oscena: 674 euro.

Aggiungeteci il tracollo dell’ultimo Woody Allen, Magic in the Moonlight, che dal terzo sprofonda al decimo posto (3. 207. 799 euro totali), e le spalle di David Fincher rischiano di spezzarsi: tocca al suo thriller di coppia L’amore bugiardo – Gone Girl (20 th Century Fox) reggere da solo la baracca del cinema d’autore. All’esordio gli riesce: quarto con 905. 250 euro e la seconda media copia (3. 028) della classifica Cinetel degli incassi. E nulla è cambiato nella giornata di lunedì, con Lo Hobbit che mette altri 400 mila euro tra sé e il Trio: insomma, il vero ricco è Lo Hobbit, il povero il nostro cinema e … il maggiordomo?

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