di Carblogger.it

Chi ha visto in giro la nuova Renault Twingo alzi la mano, anzi faccia un clic su questo post (o forse no, dovesse scendere lo share del nostro blog)… La nuova generazione della piccola francese è stata lanciata nel settembre scorso, ma nelle nostre città è raro incontrarla. L’impressione è che se ne vendano poche, nonostante il prodotto sia interessante. Il Socio e io l’abbiamo guidata (qui il link), ci è sostanzialmente piaciuta, entrambi abbiamo giusto discusso un po’ con i designer sulla eccessiva somiglianza nell’anteriore alla Fiat 500, ma la macchina – per quel che ci riguarda – c’è tutta.

La nuova Twingo non si vede, perché i numeri di vendita non sono spettacolari: secondo i dati Unrae (l’associazione dei costruttori stranieri), in settembre in Italia è stata la 22esima auto più venduta, in ottobre la 32esima, in novembre la 46esima. Per la Twingo ci sono state  una ripetuta campagna di lancio soprattutto televisiva e una di comunicazione che ha perfino portato alcuni giornalisti, come il sottoscritto, a discuterne con il numero uno del gruppo Carlos Ghosn. Il quale, quel giorno in Francia, ci ha salutato (giocandoci un po’) alla guida di una Twingo, con gomito appoggiato sul finestrino e braccio in manica di camicia. Insomma, come un uomo della strada.

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La Renault ha sbagliato lancio? Nello spot tv, la Twingo è protagonista di un cartone animato. Una scelta di felice tradizione per il marchio, basta pensare alle campagne della Renault 5 e poi della prima Twingo. Ma nel mondo della comunicazione fare citazioni del 1972 o del 1993 è come parlare di ere glaciali. L’animazione sarà stata la scelta giusta, oggi?

Ancora: la principale novità dell’ultima Twingo è che per la prima volta è a cinque porte, un forte argomento di vendita per gli utenti del segmento. Ma in tv non è stato chiaro questo messaggio. Eppure è  il segno di novità più tangibile: solo dopo vengono motore e trazione posteriore, spazio interno, condivisione del progetto con la Smart, etc.

Un lancio sbagliato (se così è stato) non sarebbe irrecuperabile.  L’avvio delle vendite della prima Twingo fu un flop benché l’auto fosse innovazione pura, perché le mancavano gli alzacristalli elettrici e altre cose che la gente pensava fossero un dato acquisito anche su una piccola. La sfida della nuova Twingo che attende Renault è intrigante, giornalisticamente parlando. Tanto più che altre cose stanno andando bene per il marchio francese:  la Clio è l’auto straniera più venduta nel 2014, la Captur è il mini Suv più venduto.

Ci vuole un’idea.

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