Le autorità indiane “hanno dato prove negative di sordità” in merito alla gestione del caso marò e finora hanno mostrato “una scarsa volontà politica di dare una soluzione equa ad una vicenda che purtroppo si trascina da tempo in modo insopportabile”. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano interviene sulla vicenda che ha coinvolto Salvatore Girone e Massimiliano La Torre, nel corso del tradizionale collegamento con i militari italiani impegnati all’estero. 

I due fucilieri di Marina nei giorni scorsi hanno depositato istanze volte ad ottenere un’attenuazione delle condizioni della libertà provvisoria, che tuttavia sono state bocciate dal tribunale indiano. Latorre, però, l’8 gennaio dovrà sottoporsi  ad un intervento chirurgico in Italia e il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha spiegato che, a seguito delle cure, è possibile che non rientri in India.

“E’ sempre difficile la comunicazione con Nuova Delhi”, ha detto il capo dello Stato, ironizzando per un istante sull’interruzione della comunicazione telefonica con l’India, da dove era in collegamento Girone. ”Dobbiamo invece comunicare – ha proseguito riprendendo il discorso sui marò – con l’India per trovare una soluzione a questa vicenda”. Napolitano ha ricordato come un anno fa, ricevendo al Quirinale per le credenziali il nuovo ambasciatore indiano in Italia, lo stesso diplomatico di Nuova Delhi, riferendosi alla vicenda di Girone e La Torre, avesse parlato di “un processo rapido e corretto, una frase che purtroppo è rimasta tale. Purtroppo abbiamo avuto prove negative di sordità da parte dell’India”.

Girone, in collegamento video, ha spiegato di essere “ancora fiducioso nelle nostre istituzioni nonostante tutto quello che è accaduto in questi tre anni”. E “in questi giorni – ha aggiunto – c’è un pensiero costante che va al collega e amico Massimiliano Latorre che attraversa una situazione difficile della sua salute”.

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