I carabinieri del Reparto Operativo di Caserta hanno effettuato un sequestro preventivo di 120 milioni di euro che riguarda alcune società e 142 distributori di benzina, in tutto il territorio nazionale, della famiglia Cosentino. Il provvedimento è stato emesso su richiesta dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Il reato che si ipotizza è quello di concorrenza illecita, volta ad alterare l’andamento del mercato, per favorire le ditte riconducibili alla famiglia. Gli inquirenti indagano su episodi di estorsione e concussione finalizzati a favorire l’attività degli impianti di distribuzione di carburante gestiti dai Cosentino, con l’aggravante del metodo mafioso, a causa dei rapporti con il clan camorristico dei Casalesi.

Il sequestro, emesso dal gip di Napoli, è legato all’inchiesta che portò all’arresto, lo scorso 3 aprile, dell’ex deputato del Pdl Nicola Cosentino, ex sottosegretario all’Economia ed ex coordinatore del partito di Berlusconi in Campania. Quell’indagine, che ruotava attorno ai distributori di carburante tra Casal di Principe e Villa di Briano, portò a misure restrittive nei riguardi di altre 13 persone, tra cui anche i due fratelli del boss Michele Zagaria.

 

Articolo Precedente

L’Aquila, arrestati 14 neofascisti. Piani per ‘azioni violente contro istituzioni’

next
Articolo Successivo

Milano, assalto all’hotel che ha ospitato convegno dell’ultradestra europea

next