Nella piazza centrale di Covo, bassa bergamasca, campeggia un manifesto con su scritto: “Grazia per Antonio Monella”, l’imprenditore di Arzago d’Adda (Bergamo) di recente condannato dalla Cassazione per eccesso di legittima difesa: aveva sparato ad un albanese che si era introdotto notte tempo in casa sua. “Per garantire la nostra sicurezza, bisogna fare barriera contro la multi-etnicità”, dice Andrea Cappelletti, sindaco appena 27enne di Covo che di recente, con un’ordinanza, ha vietato in centro tutti quegli esercizi commerciali che fossero contrari alle tradizioni ed alla tipicità del posto. Quindi via kebab, phone center, ma anche sexy shop, sale bingo e compro oro. “Ha fatto bene – dice al gente al bar – dobbiamo essere padroni a casa nostra” di Fabio Abati

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