Tutti assolti nel processo “Marlane” nato da un’inchiesta sulla fabbrica dei veleni che avrebbe provocato più di 100 morti tra operai e cittadini di Praia a Mare (provincia di Cosenza). Lo ha deciso il tribunale di Paola che, ieri sera, ha assolto anche l’imprenditore Pietro Marzotto, proprietario dell’azienda tessile che, secondo la Procura, è stata responsabile dei numerosi decessi per tumore registrati nell’alto cosentino per l’inquinamento dei terreni e delle acque e a causa delle procedure adottate per la colorazione dei tessuti e per lo smaltimento dei rifiuti speciali. Secondo la perizia dei pm, infatti, un centinaio di operai sarebbero morti per i tumori provocati dall’inalazione dei vapori emessi nella lavorazione dei tessuti. “Sono contento perché ero il principale imputato. Anche se non so di che cosa” è stato il commento di Carlo Lomonaco, l’ex sindaco di Praia a Mare che era responsabile del reparto di tintoria della Marlane. “Dopo 20 anni di indagini e 108 morti e molti ammalati, abbiamo quattro righe secondo cui tutto è finito. È una vergogna – ribattono le numerose parti civili -. La legge non è uguale per tutti. Chi ha i soldi paga e viene assolto”
di Lucio Musolino

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