Prima l’Italicum, poi il voto per il Capo dello Stato. Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi assicura che il patto del Nazareno sta bene e che non ci sono dubbi sull’iter delle riforme. “C’è sempre intesa con Forza Italia, anche sui tempi. Non possiamo bloccare tutto in attesa di una data che non si sa quale sarà. Il calendario prevede che l’8 gennaio saremo in Aula con le riforme istituzionali e contemporaneamente al Senato procederemo con la legge elettorale”. Il clima però in casa Forza Italia resta teso. Solo poche ore prima  Renato Brunetta su Twitter attacca il governo. E a Renzi invia la canzone di Edoardo Bennato “Il gatto e la volpe”: “Tanta fretta, ma dove corri, dove vai?”.

La Boschi però ribadisce che il calendario prevede prima il voto sulle riforme e poi la questione Quirinale. “Il Capo dello Stato”, dice il ministro, “ancora non si è dimesso e non possiamo bloccare tutto in attesa di una data che non sappiamo quale sarà. Su questo anche Forza Italia è d’accordo”. E’ tranquilla ma non si sbilancia sui tempi di calendarizzazione in Aula della legge elettorale al Senato: “ora andremo alla riunione dei capigruppo, si discuterà del calendario della legge di stabilità e non so se all’ordine del giorno c’è anche la legge elettorale, ma se non sarà in questa Capigruppo sarà nella prossima”. In ogni caso l’esame dell’Italicum “potrebbe cominciare ai primi di gennaio, forse anche prima”.

 

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