“So che ci state rimanendo male, ma abbiamo bisogno anche di voi. Ne ha bisogno questo Parlamento, che non può vedere costantemente buttata via l’occasione di una forza politica importante che ha preso milioni di voti degli italiani in una discussione tutta interna e sterile. Se questa discussione non iniziate a farla al vostro interno, continuerete a perdere deputati e senatori e continuerete a fare le liste di proscrizione che non andranno da nessuna parte“. Sono le dure parole pronunciate dal premier Matteo Renzi all’indirizzo del Movimento 5 Stelle, durante il suo secondo intervento alla Camera in vista del Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre. Il presidente del Consiglio sottolinea: “Ma vi rendete conto che non siete più a discutere nelle trasmissioni o nei presunti meetup ma siete oggi chiamati a governare, a fare opposizione, a governare città, a fare opposizione in Parlamento? Recuperate quel sentimento di passione che ha caratterizzato i vostri elettori. Vi hanno eletto non per insultare, ve lo dico col cuore in mano“. Queste dichiarazioni scatenano il dissenso tra i banchi del M5S. Il deputato pentastellato De Rosa urla: “A te non t’hanno eletto”. Ma Renzi continua: “Vi hanno eletto non per farvi urlare in Parlamento. Tutte le volte che urlate in Parlamento io dovrei essere contento perché rappresento oggi un partito, anche se forse non ve ne siete accorti, che ha preso il maggior numero di voti a livello europeo: 11 milioni e 200 mila voti, che neanche se mettete insieme tutti gli utenti unici di sette mesi riuscite a fare“. E aggiunge: “Il punto è che questa discussione richiede qualcosa di più di un semplice desiderio di urlare o di buttarla in caciara. Capisco possa essere una discussione difficile per una parte di voi”. Poi, tra le proteste dei parlamentari del M5S, la stoccata finale del premier: “Credo che sia importante cercare di verificare che le corde vocali dei deputati grillini siano ancora in condizione di esprimere qualche concetto”

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