“Il Dalai Lama è un bugiardo ed è il solo responsabile della nostra segregazione. In molte zone dell’India ci viene impedito di entrare in ospedali, scuole, uffici pubblici e negozi”. In occasione della visita del Premio Nobel per la Pace nella Capitale, un centinaio di fedeli della divinità buddista Dorje Shugden protesta contro “le persecuzioni e l’assenza di libertà di culto”. “Il Dalai Lama deve porre fine alle nostre sofferenze e lasciarci liberi di pregare – spiega Fabirzio Bernacchi portavoce dell’International Shugden Community – Continua a dire che la nostra divinità mette in pericolo la sua vita e l’unità del Tibet, ma sono solo scuse”. Al centro della vicenda dei praticanti Shugden la questione tibetana: “Ci accusano di essere pagati dai cinesi – continua Bernacchi – ma sono solo bugie, il Dalai Lama mente. Non siamo politicizzati, siamo semplicemente religiosi” di Annalisa Ausilio

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